Amministrazione Oppido su inchino Madonna al boss: condanniamo con sobrietà il gesto

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L’amministrazione comunale di Oppido Mamertina,guidata dal sindaco Domenico Giannetta, con una nota stampa, che si riporta integralmente, interviene sulla presunta “tappa” davanti all’abitazione del boss Giuseppe Mazzagatti, avvenuta in occasione di una processione.

“In riferimento a quanto riportato dagli organi di stampa, relativamente ai fatti occorsi in data 2 luglio 2014 durante la processione di Maria SS. Delle Grazie, ci sentiamo come Amministrazione Comunale indignati e colpiti nel nostro profilo personale e istituzionale. Tali fatti diffusi in modo sommario e approssimativo denigrano in primo luogo la comunità che abbiamo il piacere e l’orgoglio di rappresentare da solo un mese. Sentiamo il dovere di intervenire in modo chiaro e inequivocabile delineando al meglio la verità dei fatti per come l’abbiamo vissuta, in quanto è necessario colmare lacune informative e sanare difformità che le notizie ad oggi hanno riportato.
A onor del vero era presente al Corteo Religioso tutta la Giunta Comunale, il Presidente del Consiglio Comunale, il Comandante della Polizia Municipale e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Oppido. Giunti all’incrocio tra via U. Foscolo e Corso Aspromonte, nel seguire il Corteo religioso tutti i predetti camminando a piedi svoltavamo a sinistra, circa 30 metri dietro di noi vi erano i presbiteri e ancora dietro la vara di Maria SS. Delle Grazie. Mentre tutti procedevamo a passo d’uomo la vara si fermava all’intersezione predetta e veniva girata in direzione opposta al senso di marcia del Corteo, come da tradizione. Per altro nell’attimo in cui i portatori della vara hanno espletato tale rotazione, improvvisamente il Comandante della Stazione locale dei Carabinieri che si trovava alla destra del Sindaco si è distaccato dal Corteo, motivando che quella gestualità era riferibile ad un segno di riverenza verso la casa di Mazzagatti. Sentiamo dunque con sobrietà di condannare il gesto se l’obiettivo era rendere omaggio al boss, perché ogni cittadino deve essere riverente alla Madonna e non si debba verificare al contrario che per volontà di poche persone che trasportano in processione l’effige, venga dissacrata l’onnipotenza divina, verso cui nessun uomo può osare gesto di sfida. La Madonna e il culto religioso sono per noi Amministratori e per la popolazione motivo di orgoglio che trova il suo principio più alto nella fede e nell’amore per Dio, NON NELLA ‘NDRANGHETA. Dal canto nostro nell’immediatezza del fatto, nel dubbio abbiamo agito secondo un principio di buon senso e non abbiamo abbandonato il Corteo per non creare disagi a tutta la popolazione oppidese ed ai miglialia di fedeli che giungono numerosi da diversi paesi ed evitare il disordine pubblico. Scossi dall’accaduto, dopo 10 minuti circa a conclusione della Processione il Sindaco, nella consapevolezza che il percorso della Processione è stabilito dalle autorità religiose si è recato da uno dei sacerdoti presenti alla processione a chiedere delucidazioni circa l’atteggiamento posto in essere dai portatori riguardo al fatto specifico. La risposta ricevuta dal Sindaco è stata che tale ritualità di ruotare la vara verso il Corso Aspromonte è prassi consolidata da oltre trent’anni perché la Madonna durante il Corteo non attraversava e non attraversa quel tratto di paese. Tutto ciò da sempre in presenza delle Autorità civili, ecclesiastiche e delle medesime Autorità militari. Pertanto non è dato capire come mai l’episodio di qualche giorno fà ha assunto un significato diverso rispetto ai precedenti, a tal punto di arrivare ad additare le Istituzioni presenti e la popolazione Oppidese accondiscendente alla ‘Ndrangheta.”

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