Continuano purtroppo gli episodi di maltrattamenti di animali in Calabria. Dopo il cane Angelo, che ha suscitato l’interesse e l’indignazione nazionale, impiccato e torturato a Sangineto da 4 ragazzi, ed il gattino Stefano, fatto esplodere a Tortora con dei petardi, un altro caso è stato registrato a Serra San Bruno, nel vibonese, dove un cagnolino è rimasto agonizzante un’intera nottata, prima di essere avvistato e salvato da un passante. L’animale era stato impiccato alla ringhiera di una scala in un edificio abbandonato. Su quest’ennesimo fatto, è intervenuto il Delegato Nazionale dello Sportello legale “Difendiamo gli animali”, avvocato Anita Frugiuele, che rende noto come anche questo episodio sarà seguito dal Diga per conto delle diverse associazioni animaliste assistite.
“Non è concepibile – scrive poi il legale in una nota– registrare simili episodi senza restare attoniti e, soprattutto, senza preoccuparsi per la presenza di soggetti, evidentemente disturbati, nella nostra società. L’idea che ci siano in giro simili personaggi, che ingannano il tempo torturando barbaramente una povera e indifesa bestiola, è terrorizzante nella misura in cui tali comportamenti sono l’evidente espressione di un disagio psicologico, pericolosa anticamera di misfatti contro l’uomo”.