L’Associazione Nazionale Famiglie Numerose esprime la propria soddisfazione per l’approvazione da parte del consiglio comunale della mozione denominata “Iniziative per la tutela della famiglia naturale”, e si augura che il documento possa rappresentare un incentivo per un impegno responsabile e razionale da parte delle istituzioni, diretto a porre la famiglia al centro dell’azione politico-amministrativa già dall’immediato futuro. Auspichiamo, pertanto, che si riesca a costruire un percorso di condivisione e di partecipazione che veda in prima linea le famiglie reggine, e specificatamente quelle numerose, assieme alle istituzioni. Questo al fine di individuare ambiti di azione che mettano al centro dell’azione pubblica la concreta risoluzione dei disagi della città partendo proprio dal ruolo e dalla valenza etico-sociale della famiglia naturale, quale ambito primordiale che consente la trasmissione della vita e di quel patrimonio culturale e valoriale necessario per la corretta evoluzione di ogni società. In virtù di questa premessa, condividiamo il rifiuto di considerare la famiglia come un’ideologia o, peggio, come uno stereotipo medievale da superare al fine di riconoscere altri modelli che in realtà non hanno (mai avuto) alcun ruolo all’interno del panorama sociale italiano. Viviamo un momento storico particolarmente controverso, ove la crescente crisi socio-economica grava come un macigno, dal peso insopportabile, sulle famiglie italiane ed in particolare su quelle reggine ma, sempre la FAMIGLIA è la sua straordinaria tenuta e compattezza, ha evitato che le condizioni critiche del nostro Paese precipitassero irrimediabilmente. La famiglia non è però soltanto il nucleo naturale e fondamentale di ogni società, ma è LA PRIMA COMUNITÀ all’interno della quale ogni individuo scopre e riscopre se stesso, la propria dimensione umana ed antropologica, nonché l’ambiente che lo circonda, in un’ottica relazione e di condivisione di valori, ideali, felicità, sofferenze, vita passata e progetti futuri. La famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, accompagna e “guida” la crescita e lo sviluppo dell’uomo e della donna e resta il punto di riferimento principale, insostituibile ed inimitabile. La preoccupazione consiste nella presa di coscienza che alla crisi sociale c’è chi intende affiancare una crisi culturale e finanche di identità antropologica dell’Uomo del tutto sconfessata dalla realtà che viviamo quotidianamente, ma completamente funzionale alla società dei mercati. È proprio all’interno di questa società consumistica che la crisi di coscienza e di identità dell’essere umano, voluta e promossa dalla nota teoria del genere, rende l’uomo e la donna soggetti manipolabili, intercambiabili ed indifesi dinanzi all’imposizione di logiche molto discutibili. Se tutto questo avviene agendo sulle menti vulnerabili dei bambini, attraverso programmi di educazione a nuove forme di affettività, mascherati da programmi per la condivisibile e doverosa lotta al bullismo e a tutte le forme di discriminazione, allora è necessario un intervento delle istituzioni a tutela dei soggetti più deboli, i bambini, e della libertà educativa che appartiene alle famiglie. Le scuole non possono e non devono trasformarsi in campi di rieducazione culturale dove si attacca la famiglia naturale e la differenza naturale dei sessi. In quest’ottica sono più che mai decisive le recenti parole di Papa Francesco: “vorrei manifestare il mio rifiuto per ogni tipo di sperimentazione educativa con i bambini. Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti, e spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del pensiero unico”.
L’Associazione Nazionale Famiglie Numerose ribadisce il proprio appoggio, nonché il proprio contributo, per tutte le iniziative comunali poste in essere per la tutela e la promozione della famiglia naturale, soprattutto in merito alla “valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali” ed alla rimozione di tutti gli impedimenti di ordine sociale e lavorativo che condizionano la vita quotidiana, perché aiutando la famiglia si aiutano l’Uomo e la società, e si rende possibile il sano progresso sociale.
Antonio Laganà
Coordinatore per la Calabria dell’associazione nazionale famiglie numerose.