I militari delle stazioni dei carabinieri forestale di Lamezia Terme e di Nocera Terinese, unitamente a militari della stazione principale di Lamezia, del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Lamezia, con la collaborazione della polizia ecozoofila dell’associazione Fare ambiente, nonché di personale dell’Asp, hanno eseguito a un provvedimento di sequestro preventivo del gip del Tribunale di Lamezia Terme, del canile comunale sito in località Stretto dello stesso comune.
Il provvedimento emesso dal Gip, fa seguito a specifica attività di indagine delegata dalla Procura di Lamezia Terme dalla quale è emerso che gli animali detenuti nei recinti erano sottoposti a comportamenti incompatibili con le loro caratteristiche etologiche. In particolare sono state riscontrate diverse anomalie, tra cui casi di sovraffollamento in alcuni recinti, mancanza di idonea pavimentazione, rete arrugginita, cucce costituite da campane in vetroresina idonee solo alla raccolta differenziata di rifiuti.
La gestione del canile risulta, da molti anni, affidata in concessione alla società in house “Lamezia multiservizi Spa” del comune di Lamezia Terme. A conclusione di una complessa e articolata attività di polizia giudiziaria, eseguiti anche accertamenti di natura tecnica, acquisizione di documentazione e relativi riscontri, è stata riscontrata l’ipotesi di maltrattamento di animali e l’omissione delle azioni necessarie per la razionalizzazione e l’adeguamento del canile, conseguenti anche a segnalazioni pervenute al comune, a carico dei gestori del canile e dei responsabili del servizio del comune e della “Lamezia Multiservizi spa”.
In esecuzione del provvedimento del gip sono stati sequestrati 289 cani, tutti censiti e identificati, durante le operazioni di sequestro tramite la rilevazione del microchip, e delle aree recintate del canile su una superficie complessiva di circa 5200 metri quadri.