Nella tarda serata di ieri, giungeva alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Scalea (CS), una richiesta di aiuto da parte di Maria Mascetti, classe 1945, separata, pensionata. La signora chiedeva aiuto perché si era fatta del male. I militari della Compagnia giungevano all’interno del parco Scalea 2000 e bussavano alla porta senza avere alcuna risposta.
Si richiedeva l’ausilio dei vigili del fuoco con i quale si provvedeva a forzare la porta per accedere nell’appartamento. Appena entrati si rinveniva il corpo esanime e riverso per terra di Ronco Giuseppe, classe 1939, separato, pensionato che presentava una ferita da taglio molto estesa tra la zona del collo e lo sterno.
Le prime ed immediate attività informativa indicavano la donna come colei che aveva avuto gli ultimi contatti con la vittima in vita. Si riusciva a risalire all’appartamento in cui la donna viveva all’interno dello stesso parco. I due infatti convivevano solo le ore diurne della giornata per poi dormire ognuno nel proprio appartamento ubicato sempre all’interno del parco 2000 ma distanti l’uno dall’altro circa 700 metri. Appena giunti nell’appartamento, la donna era in evidente stato confusionale, aveva assunto alla rinfusa farmaci e si era procurata delle lesioni al polso ed all’addome.
Dopo averla medicalizzata, veniva accompagnata in caserma e durante l’interrogatorio realizzava che sarebbe stata comunque destinataria di un provvedimento di fermo di P.G. confessava quindi di aver ucciso ieri pomeriggio intorno alle 16.30/17.00 il suo compagno per motivi legati ad un ennesimo dissidio.