Armi chimiche siriane a Gioia Tauro, ora è ufficiale

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I dubbi dei giorni scorsi sono diventati certezza. Dal porto di Gioia Tauro  transiteranno le armi chimiche provenienti dalla Siria che si trovano a bordo della nave danese Arc Futura. Le armi chimiche, che si trovano attualmente depositate in circa 1.500 container sulla nave danese che farà scalo a Gioia Tauro  saranno poi trasbordate sulla nave Cape Ray che dovrà successivamente distruggerle in mare aperto. Immediate le reazioni, il sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore  non nasconde la propria preoccupazione, e spiega che facendo arrivare le armi chimiche nel porto “Mettono a repentaglio la mia vita. Se succede qualcosa la popolazione mi viene a prendere con un forcone”.  Aggiunge che la decisione è un fatto “gravissimo. Forse il ministro Bonino non sa cos’è la democrazia. E’ la solita scelta calata dall’alto, siamo considerati una popolazione di serie B. Tra l’altro, qui non c’è un ospedale attrezzato”. Sulla vicenda è altresì intervenuto il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa il quale ha dichiarato con vena polemica “Il Governo scopre il porto di Gioia Tauro quando si tratta di trasferire armi chimiche, per il resto ha sempre disconosciuto una realtà straordinaria, ci saremmo aspettati attenzioni diverse sopratutto per le ricadute sotto il profilo occupazionale. Così non è perché prendiamo atto di questa scelta sconsiderata”.

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