“La Polizia di Stato svolge un lavoro quotidiano di monitoraggio delle criticità del territorio. Oggi i casi più diffusi di violenza di genere si verificano all’interno delle mura domestiche. Si tratta di episodi non segnalati per paura o scarsa consapevolezza. La violenza intra-familiare si verifica a volte in contesti familiari insospettabili e rimane spesso sconosciuta, salvo manifestarsi e irrompere allo scoperto negli episodi di violenza estrema. Si tratta di un problema sociale e culturale ancora radicato che per essere debellato necessita di una nuova cultura improntata sulla legalità e sull’educazione. Le vittime di stalking e di violenza di genere devono trovare il coraggio di denunciare quanto da loro subito”. Questo il commento del Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, a seguito dell’arresto in flagranza di reato di uno stalker. Nel dettaglio, personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Reggio Calabria ha proceduto all’arresto in flagranza del reato di atti persecutori aggravato dal mezzo telematico di un 64enne con diversi precedenti penali tra cui reati contro l’immigrazione clandestina e il patrimonio e con divieto detenzione di armi, munizioni e esplosivi. Lo stalker è stato arrestato a seguito di un’accurata operazione di polizia nella quale si è accertato che l’uomo stava perseguitando da molte settimane una giovane italiana. La donna riceveva oltre 300 messaggi indesiderati ed era oggetto di continui appostamenti sotto casa e nel luogo di lavoro. In passato si erano inoltre verificati episodi di violenza ed in un’occasione la persecuzione dello stalker era sfociata in una violenta aggressione fisica per strada nel corso della quale la donna è stata scaraventata per terra, davanti agli occhi increduli e terrorizzati dei figli. Le percosse procuravano alla vittima ecchimosi e contusioni in varie parti del corpo che richiedevano l’intervento del presidio sanitario. L’uomo è stato arrestato dal Nucleo Volanti della Questura di Reggio Calabria mentre stava per inviare l’ennesimo sms molesto alla vittima, la quale sporgeva formale querela dei fatti alle forze dell’ordine. L’Autorità Giudiziaria competente ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari. L’intero intervento è stato gestito con il protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite), la procedura che ormai da tempo consente agli equipaggi di Polizia, chiamati dalle sale operative ad intervenire su casi di violenza domestica e di genere, di sapere se ci siano stati altri episodi in passato nello stesso contesto. Tutto questo attraverso una procedura che prevede la compilazione di checklist che, anche in assenza di formali denunce, spesso impedite dalla paura di ancor più gravi ritorsioni, consentono di tracciare situazioni di disagio con l’obiettivo di tenerle costantemente sotto controllo e procedere all’arresto nei casi di violenza reiterate.
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