“Il disimpegno di Alitalia dall’aeroporto di Reggio Calabria è un evento di gravità tale da mettere in discussione la stessa operatività della infrastruttura”.
Lo afferma in una nota il capogruppo del Ncd a Palazzo Campanella, Giovanni Arruzzolo.
“L’aeroporto dello Stretto – prosegue Arruzzolo – poggia essenzialmente la propria operatività per i collegamenti che Alitalia detiene per Roma e Milano, e il movimento passeggeri è in massima parte determinato da queste prestazioni. Non vi è dubbio che la crisi della Sogas e i ritardi nell’affidamento dei servizi ad una nuova società di gestione stiano determinando comprensibile fibrillazione nel personale addetto ai servizi, ma l’abbandono delle tratte da Reggio Calabria di Alitalia – sottolinea Giovanni Arruzzolo – sarebbe un autentico de profundis e trascinerebbe con se anche le sorti dei dipendenti diretti del vettore che da sempre curano i servizi a terra dell’ex compagnia pubblica. Un quadro a tinte fosche – continua Arruzzolo – che necessita una forte presa di posizione degli enti locali calabresi, Regione, Provincia e Comune, ma anche una decisa iniziativa politico-istituzionale con il Governo nazionale ed i ministri competenti per individuare ogni efficace intervento orientato a scongiurare il fermo del ‘Tito Minniti’. Non vi è dubbio che ci si trovi dinanzi ad una situazione degradata sotto il profilo della gestione finanziaria dei servizi aeroportuali, ma ciò non può determinare la chiusura dell’Aeroporto di Reggio Calabria che, è bene ricordarlo, conta su un potenziale bacino di utenza di oltre seicentomila persone. Da qui – conclude Arruzzolo – la forte preoccupazione mia personale e del gruppo che rappresento in Consiglio regionale per allontanare ogni ipotesi, nefasta, di fermo, anche temporaneo dei servizi al ‘Tito Minniti’, assicurando continuità di esercizio e garantendo così il rapporto di lavoro di tutte le maestranze”.