Arruzzolo: preoccupazione per ritardo invio Asp Reggio Calabria Atto aziendale alla struttura commissariale

24

“Desta preoccupazione con cui l’Asp di Reggio Calabria ritarda l’invio dell’Atto aziendale alla struttura commissariale”.

Lo afferma in una nota il capogruppo del Ncd a Palazzo  Campanella Giovanni Arruzzolo.

“Il Documenti di indirizzo delle attività e dei servizi sul territorio, com’è noto, è il riferimento strategico alla base di un sistema organizzativo appropriato per garantire efficienti i servizi ai cittadini rispetto alle loro esigenze. I reggini – prosegue Arruzzolo – stanno assistendo all’impoverimento continuo delle strutture territoriali, al depauperamento delle risorse umane e materiali degli ospedali  di Gioia Tauro, Polistena, Locri e Melito, che non riescono più a smaltire la domanda di sanità. Anzi, non sono più operativi in questi nosocomi i reparti di pronto soccorso, talché gli affetti da patologie di emergenza-urgenza vengono puntualmente dirottati ai ‘Riuniti’ di Reggio Calabria dove già si sta vivendo una situazione di autentico collasso del servizio di pronto soccorso, super oberato di richieste di intervento. Non meno importante – prosegue Giovanni Arruzzolo – appare la risposta, rispetto ai livelli essenziali di assistenza, a quei cittadini che spesso richiedono visite e prestazioni specialistiche extraospedaliere, costretti a lunghe attese per ottenere un appuntamento per una Tac o per una Ecografia. Tutto ciò, per segnalare solo gli aspetti che più emergono con più frequentemente, rammentando a noi stessi che le Asp provvedono inoltre all’assistenza dei malati cronici, ai diversamente abili, agli anziani, nella logica di promuovere la domiciliarizzazione degli interventi sanitari e socio-sanitari e la deospedalizzazione protetta.  L’assenza a tutt’oggi – dice ancora Arruzzolo – dell’Atto aziendale dell’Asp di Reggio Calabria, impedisce nei fatti ogni iniziativa   per le richiamate ragioni, impedisce le politiche di prevenzione e di educazione alla salute, non essendo chiaro il livello della qualità e della quantità dei servizi offerti.  Va da se – prosegue Giovanni Arruzzolo – che l’aspirazione di porre al centro di ogni azione sanitaria il cittadino diventa un obiettivo concretamente irraggiungibile a causa della mancanza dell’Atto aziendale, che inoltre incide negativamente sulle prestazioni ambulatoriali e sulle motivazioni del personale che spesso deve fare i conti con pazienti in forti necessità di bisogno ai quali non si può fornire adeguata assistenza. E’ auspicabile, quindi – conclude il capogruppo del Ncd – che la struttura di governo dell’Asp di Reggio Calabria licenzi al più presto e senza indugi l’Atto aziendale consentendo l’appropriatezza e la velocità delle prestazioni richieste dai cittadini altrimenti tutto si riverserà inevitabilmente sulle strutture ospedaliere già sovraccariche di lavoro e con limitata capacità di risposta alle richieste dei pazienti”.    

 

Articolo precedente Trovato cadavere sulla riva di un fiume calabrese
Articolo successivoTartaruga liberata in mare dopo le cure