ASP Catanzaro: potenziati i servizi territoriali e ospedalieri connesssi al percorso nascita

19

Nell’ambito delle attività dell’obiettivo di piano linea 8.1 “Riorganizzazione del Percorso Nascita: integrazione ospedale – territorio”, si è conclusa la procedura di acquisizione e installazione di otto nuovi ecografi destinati alle attività cliniche e collocati nelle unità operative Ostetricia e Ginecologia dei presidi ospedalieri di Soverato e Lamezia Terme e nei Consultori Familiari di Catanzaro F. Vecchia, Catanzaro Lido, Soverato, Chiaravalle, Badolato e Lamezia Terme.
La loro collocazione ha seguito i criteri di potenziamento delle sedi ospedaliere dell’ASP e dei servizi consultoriali dei vari distretti sociosanitari aziendali con maggiore utenza.
L’offerta di punti di accesso dotati di attrezzature all’avanguardia è stata preceduta dalla realizzazione di un percorso formativo ad hoc, dedicato all’ecocardiografia fetale e flussimetria doppler tenutosi il 28 e 29 novembre 2014 dal prof. Giuseppe Rizzo, dell’Università di Roma Tor Vergata e da altri esperti in materia, che ha coinvolto i medici specialisti in ginecologia dell’ASP, dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e di altre realtà regionali. 
Tutto ciò ha rappresentato solo l’ultimo dei vari interventi di tipo organizzativo-gestionale attuati mediante le azioni progettuali, che hanno consentito negli ultimi due anni 2013-2014 il potenziamento di diverse dimensioni legate alla implementazione di un modello operativo del Percorso Nascita, finalizzato a rendere le attività dello stesso maggiormente congruenti con il decreto DPGR n. 28 del 21/03/2012 che ne ha ridisegnato la strutturazione dal punto di vista tecnico-operativo. Va rammentato che, negli anni antecedenti, la rete consultoriale aveva già promosso importanti azioni volte a riqualificare il personale impegnato nei corsi di preparazione al parto e che l’implementazione del progetto 8.1 ha permesso di agire attraverso un’azione di sistema volta a mettere in rete tutte le aree d’intervento interessate dal percorso nascita.
La dotazione strumentale dei servizi territoriali e ospedalieri, avvenuta progressivamente negli ultimi due anni, con nuovi cardiotocografi, attrezzature multimediali, diario della gravidanza, ecc., è stata accompagnata dalla sperimentazione del modello operativo studiato per la gestione della gravidanza fisiologica e a rischio per come  indicato dal decreto regionale. Inoltre il programma in attuazione, di qualificazione della rete consultoriale e dei processi di integrazione ospedale/territorio, consente la sperimentazione di nuove prassi operative che risulteranno implementate con l’attivazione presso i Consultori Familiari, della cartella clinica informatizzata rispetto alla quale è di prossima realizzazione la fase formativa degli operatori.      
L’adeguamento e il potenziamento delle competenze del personale in relazione alle nuove esigenze assistenziali, poste in essere dai vari contesti sociali dei territori provinciali e dai fenomeni di trasformazione transculturale dell’utenza dei servizi compartecipi nella gestione del Percorso Nascita, ha permesso di potenziare ulteriormente le competenze e le abilità professionali degli operatori. Tale processo ha avuto come fine ultimo lo sviluppo di strategie di intervento efficaci nei seguenti ambiti: gestione ostetrica della gravidanza  fisiologica; accompagnamento alla nascita e assistenza al puerperio; prevenzione del rischio psicosociale: genitore/minore; gravidanza a rischio; prevenzione del rischio psico-sociale del nucleo familiare; transculturalità degli interventi.
Gli eventi formativi proposti, hanno registrato un’elevata partecipazione degli operatori sanitari e sociali dell’ASP di Catanzaro (rete consultoriale e UU.OO. ospedaliere di Ostetricia e Ginecologia) e dell’A.O. “Pugliese–Ciaccio” di Catanzaro. Considerata la rilevanza degli argomenti trattati, la valutazione della loro qualità, espressa dai corsisti, è risultata eccellente e l’utilità ai fini ECM è stata ritenuta molto congruente con l’attività professionale.
Le competenze acquisite dal personale coinvolto nei percorsi formativi hanno interessato varie aree di intervento organizzative, assistenziali e trasversali, quali: i modelli comunicativi, utili per interpretare i codici linguistici  e le dinamiche relazionali dei contesti lavorativi; la creazione condivisa e la divulgazione di procedure comunicative e tecnico-assistenziali che rispondano adeguatamente alle esigenze organizzative e assistenziali del Percorso Nascita; la condivisione dei saperi professionali e la sperimentazione di nuove tecniche assistenziali; le competenze transculturali.
Il progetto 8.1, con i  referenti scientifici Domenico Perri e Maria Teresa Napoli,  e le unità di staff Antonello Talarico e Rosalba Nesticò, ha complessivamente promosso un modello organizzativo teso a garantire il miglioramento della qualità del continuum assistenziale tra ospedale e territorio per la gestione dell’evento gravidanza-nascita attraverso: la presa in carico; l’umanizzazione dell’evento nascita; l’integrazione operativa dei servizi – Consultori familiari e UU.OO. ospedaliere; la definizione di protocolli diagnostico-terapeutici condivisi.
Gli esiti complessivi della sua attuazione determinati dall’integrazione tra vari livelli: gestionale, assistenziale  e formativo, come previsto dal  decreto D.P.G.R. n. 28 del 21/03/2012, ha prodotto i seguenti risultati: potenziamento strumentale dei Punti nascita e dei Consultori Familiari; approfondimento della gestione ostetrica della gravidanza e del travaglio fisiologico; maggiore competenza nelle metodiche di counseling da parte degli operatori; incremento di competenze a livello gestionale in risk management e rischio clinico; sperimentazione di un modello innovativo di sostegno alla genitorialità; integrazione professionale e tra servizi nella gestione del Percorso Nascita; rilettura delle pratiche assistenziali e promozione di nuove prassi per favorire l’efficienza del sistema e l’efficacia delle risposte fornite all’utenza; implementazione dell’approccio transculturale
La validazione scientifica di tale attività ha trovato un adeguato spazio di riconoscimento per l’ASP di Catanzaro e lo staff di progetto, che ha curato la sua implementazione con la preziosa collaborazione di tutti gli operatori professionali sanitari e amministrativi della rete consultoriale e ospedaliera, nell’ambito della sessione poster del XVII° Congresso Nazionale della Società Italiana di Pedagogia Medica tenutosi lo scorso settembre a Matera, il cui abstract è stato pubblicato nel n. 1/2015 della rivista scientifica Tutor – Attualità, Proposte e Ricerche per l’Educazione nelle Scienze della Salute organo ufficiale della Società Italiana di Pedagogia Medica (SIPeM) che ha come finalità lo studio e la comunicazione innovativa delle ricerche e della didattica in ambito sanitario.

Articolo precedente Ospedale: Giannetta da Scura. Nei prossimi giorni il commissario ad Oppido Mamertina
Articolo successivoTerremoto Costa Calabra occidentale, avvertito anche nella Piana