La Corte d’Appello di Reggio Calabria, seconda sezione, ha assolto, in accoglimento dei motivi d’appello proposti dagli avvocati Mario Santambrogio del foro di Palmi ed Ettore Aversano, Manganaro Pasquale da Melito Porto Salvo. L’infermiere di Melito era stato tratto in arresto e, poi, condannato alla pena di anni 8 e mesi 6 in primo grado, perché, sfruttando la possibilità di circolare libero all’interno del carcere San Pietro di Reggio Calabria, avrebbe veicolato all’esterno delle “imbasciate” per conto dei vertici della cosca “Iamonte” ed avrebbe, inoltre, introdotto nell’istituto di pena oggetti da consegnare ad alcuni detenuti della medesima consorteria, così integrando gli estremi della sua partecipazione mafiosa. I Giudici di seconde cure hanno, invece, recependo in pieno la tesi difensiva, assolto il Mangaro con formula pienamente assolutoria “per non avere commesso il fatto”, restituendogli, dopo alcuni anni di detenzione, la libertà.