L’alta incidenza delle malattie tumorali, registrata in alcune aree delle cinque province calabresi, pone da tempo agli abitanti enormi interrogativi sulla natura di tali patologie, la cui causa viene spesso connessa a condizioni ambientali di illecita contaminazione.
Ipotesi considerata anche da studiosi del settore oncologico tanto da evidenziarla in alcune analisi nazionali nella quale, pur presentando il Sud livelli di incidenza sensibilmente più bassi rispetto al Nord, viene registrata una controtendenza legata ad alcune forme tumorali su cui non si escludono nuove possibilità di studio legate alla scoperta di discariche abusive di rifiuti tossici nelle aree interessate.
Risulta, quindi, assolutamente necessario programmare, anche in Calabria, un percorso di ricognizione generale che ci permetta di avere un quadro chiaro e preciso dell’intera situazione dei territori regionali e, conseguentemente, di agire nel miglior modo possibile a tutela della salute dei cittadini. A tal proposito, la proposta del collega consigliere Domenico Bevacqua di istituire una Commissione regionale d’inchiesta sull’aumento dei tumori, vale certamente il pieno sostegno dell’intero gruppo del Partito Democratico. Mi attiverò fin d’ora affinchè anche gli altri gruppi della maggioranza consiliare possano recepire la relativa proposta di legge regionale, accelerando al massimo l’iter procedurale.
Ritengo si debba, inoltre, procedere in parallelo con la istituzione di un Registro Tumori regionale, importante strumento per il monitoraggio delle patologie oncologiche, e di un Piano Regionale della Prevenzione. Due strumenti che, insieme, possono fornire alla sanità pubblica calabrese le linee guida per le politiche a tutela della salute in ambito oncologico e un monitoraggio delle stesse sulle attività di prevenzione, diagnosi precoce e cura.