Ennesimo caso di baby prostituzione. Questa volta dopo l’episodio di pochi giorni fa a Ventimiglia , a Genova una ragazzina di 14 anni è stata scoperta vendere il proprio corpo per 300-500 euro. La giovane si era confidata con un’amica , la quale però ha pensato di avvertire le insegnanti che a loro volta hanno segnalato la questione agli assistenti sociali. La baby prostituta avrebbe ammesso di aver avuto rapporti in cambio di soldi e regali, spinta dal bisogno economico poichè la madre avrebbe avuto delle difficoltà. Nelle dichiarazione della ragazza è emerso che la madre stessa l’avrebbe anche scoperta. Il racconto resta da verificare. Adesso la domanda da porsi è come mai si è arrivati al punto tale che “una bambina” debba a questa età essere già proiettata verso un mondo che non le appartiene? Ma soprattutto qual è la causa che spinge una ragazzina a confrontarsi con questi mondi ? Qualcosa in questi anni è cambiato, i giovani sono cambiati. Bere fumare, avere rapporti sessuali in età così fanciullesca , a volte anche prematura, oramai è all’ordine del giorno. Catapultati in una società dove a fare da padrone è la tv spazzatura, i giovani stessi , come nel caso delle ragazze denunciate dal cliente a Ventimiglia, ammettono di prendere spunto dalle vicende che quotidianamente tg e salotti televisivi propinano facendoli diventare casi mediatici. Non bisogna però solamente pensare che sotto questo crescente fenomeno della baby prostituzione ci siano delle ragazze superficiali che passano il loro tempo a ricavare idee dalla televisione. Ricordiamo nei mesi scorsi quando scoppiò il fenomeno a Roma, si scoprì durante delle intercettazioni, che una delle baby prostitute fosse proprio spinta e pressata dalla madre. Forse molte volte la realtà è più complessa di quanto si pensi. Non sappiamo cosa spinge queste giovani a vendere il proprio corpo, ma sappiamo benissimo che nel corso degli anni , la donna è ritornata ad essere vittima di una forma subdola di “servitù volontaria” , poichè purtroppo queste ragazzine sarebbero ormai capaci soltanto di ragionare attraverso la bellezza : con la bellezza si ottiene qualunque cosa , e se il corpo è il mio perchè non posso decidere cosa fare con esso? Insomma dopo anni di battaglie femministe per avere la parità dei sessi e non essere delle ” vittime” dell’uomo , oggi in una società in continua via di sviluppo è la donna stessa ad essere diventata una “vittima consapevole”.
Giada Zurzolo