Bellofiore attacca: Alessio che si vorrebbe ergere a paladino dell’antimafia si è presentato alle primarie sponsorizzato da Cento

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Dopo l’ufficialità della mancata celebrazione della Primarie del Partito Democratico a Gioia Tauro in quanto l’unica candidatura presentata nei termini è risultata essere quella di Aldo Alessio e la conseguente candidatura dell’ex primo cittadino, Renato Bellofiore con una dura nota stampa attacca frontalmente proprio Alessio oltre che Domenico Cento e Domenico Savastano “che con il loro ricatto politico mi hanno portato alle dimissioni”.

Di seguito il comunicato dell’ex sindaco Renato Bellofiore

Fare le primarie nel pd per il candidato a sindaco a Gioia Tauro oggi per me non ha nessun senso.

 

Non lo ha perchè comunque vada non sarà mai un momento di unione, nè mai ci potrà essere perchè voglio portare avanti un modo diverso di fare politica, in discontinuità con il passato. 

 

Non ha senso perchè” l’altro modo di fare politica” in caso di vittoria mi potrebbe portare ad avere candidati nelle liste nuovamente a mio sostegno  Domenico Cento o Domenico Savastano, tesserati PD, che con il loro ricatto politico mi hanno portato alle dimissioni: non riuscirei mai a spiegarlo a me stesso prima ancora che agli elettori e pertanto ai loro voti rinuncio più che volentieri e li lascio a chi evidentemente è di bocca più buona,di memoria sicuramente più corta, ed evidentemente  di nessuna coerenza.

 

Non ha senso perchè Aldo Alessio, che si vorrebbe ergere a paladino dell’antimafia si è presentato alle primarie sponsorizzato da Domenico Cento, dopo che nel 2011 ha pubblicato un libro “La primavera gioiese” dove dipinge negativamente proprio Domenico Cento reo di averlo fatto decadere con ricorso in Tribunale da sindaco nel 1995 e poi accusa pesantemente suo padre Giuseppe Cento, che lo fece cadere nel 1999, parlando nel libro di interesse della ndrangheta alle amministrative del 1997. Oggi i sigg. Cento padre e figlio sostengono fortemente e pubblicamente la candidatura di Aldo Alessio a sindaco. Si potrebbe pensare a problemi di scarsa memoria o si potrebbe ipotizzare che qualcuno si possa offendere ritenendo lesa la propria dignità?

 

Niente di tutto ciò, perché evidentemente questo modo di agire,dove si tende a dimenticare in fretta  dando di volta in volta  molta  importanza e rilevanza a quello che si dice ,poco a quello che si fa e ancor meno quello che sarebbe doverosamente corretto fare, fa parte  integrante di  Aldo Alessio  e lui sarà sicuramente capace di spiegarlo a se stesso e, nonostante l’assoluto  silenzio in merito, anche ai suoi elettori, continuando a camminare a braccetto sorridente e felice  con Domenico Cento.

 

Ritengo che il PD debba ancora profondamente cambiare a Gioia Tauro lasciando sempre più spazio alla gente comune e questo cambiamento è già  in atto con il circolo tematico dove il tesseramento è stato un successo di adesioni. Con Aldo Alessio e gli altri candidati mi misurerò direttamente alle comunali ma senza avere nelle liste chi mi ha tradito.

 

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