E’ arrivato in ospedale a Pisa in uno stato di denutrizione qualitativa e con un grave quadro clinico di regressione neurologica. Il piccolo di 11 mesi non riusciva né a gattonare e neppure a stare seduto. Il motivo? Una dieta vegana decisa dai genitori, ovviamente vegani anche loro, i quali per mesi hanno alimentato il figlio con ciò che ritenevano opportuno, senza consultare un pediatra. La coppia, era convinta che il piccolo potesse fare a meno di alcuni alimenti. I genitori hanno rivelato infatti che avevano tentato di svezzare il bimbo con una dieta vegana, che però aveva rifiutato, così la madre aveva continuato ad allattarlo al seno. Ma il problema, spiegano i medici, è che anche la donna aveva carenze nutrizionali , per un’errata scelta degli alimenti vegani, in sé non dannosi se ben bilanciati, e una forte carenza di vitamina B12 che ha trasmesso con il latte al figlio. La B12 è indispensabile nei primi quattro anni per il sistema nervoso centrale. Nel sangue del bimbo, oltre alla carenza di vitamina B12, sembra siano stata trovati valori insufficienti di altri elementi come vitamina D e ferro.
Il piccolo, dopo le prime cure e lo svezzamento (non vegano) sembrava star meglio. Poi, tre giorni fa, è arrivato un peggioramento del quadro clinico ed il piccolo paziente è stato trasferito all’ospedale Meyer di Firenze. Altre cure e infine un nuovo miglioramento che fa ben sperare per il futuro. I genitori sono stati indagati per maltrattamenti, anche se da come dicono i medici stesso hanno ben capito l’errore. Hanno infatti sottovalutato la pericolosità di una dieta fai da te, senza neppure consultare un esperto. Il primario di neonatologia e pediatra dell’ospedale San Raffaele di Milano, Graziano Barera, ha commentato la vicenda : “Evitate diete bizzarre. Lasciate che sia il bambino a decidere quando diventerà più grande….; sarebbe preferibile per la madre una dieta onnivora sia nel periodo della gravidanza sia nell’allattamento”.