Sandro Bondi in un’intervista rilascia a Repubblica da giudizio molto severi su Alfano ed altri esponenti di spicco del Pdl e difende a spada tratta Silvio Berlusconi.
L’ex Ministro dei Beni Culturali parlando di Angelino Alfano lo ha definito come “il capo di una piccola corrente minoritaria” ma che vuole imporsi nel Pdl, il quale avrebbe preso “degli impegni precisi con Letta e probabilmente con Napolitano”. Non teneri i giudizzi neppure nei confronti Maurizio Lupi, Formigoni e soprattutto Nunzia De Girolamo e Beatrice Lorenzin. Con una sorta di j’accuse Bondi parlando dei due Ministri riferisce come ciò “Mi offre l’occasione di far capire il vuoto morale che abbiamo creato, sì che ho creato anch’io”.
Tra i governisti il fedelissimo di Berlusconi in qualche modo salva invece Quagliarello, il quale “perlomeno non è ipocrita”.
Insomma all’interno dell’ormai defunto Pdl i due schieramenti iniziano ad affilare le armi.