Ha fatto bene la Ministra Maria Elena Boschi ad annunciare, a nome del Governo, la chiusura del CARA di Mineo.
In verità, proprio per raggiungere l’obiettivo che il Governo si è posto di migliorare la rete di accoglienza sul territorio nazionale, è assolutamente necessario procedere al superamento dello stesso modello dei CARA.
I CARA, dove sono ammassati migliaia di persone in condizioni spesso precarie, sono costosi, inefficienti, spesso ledono diritti umani fondamentali e creano allarme sociale nelle popolazioni di accoglienza.
Senza contare che, in molte occasioni, come dimostrano le cronache di questi giorni e quelle legate alla stessa vicenda di Mineo, solo occasione di malaffare e di illecite speculazioni.
E’ arrivato il momento, anche in vista delle nuove determinazioni che saranno assunte in sede europea sul diritto di asilo, di superare definitivamente i CARA e puntare, invece, ad un potenziamento dello SPRAR che garantisce una distribuzione più capillare e meno invasiva dei migranti e dei richiedenti asilo oltre ad una maggiore efficienza e trasparenza gestionale.
Alcune esperienza di comuni calabresi hanno dimostrato nei fatti che si può fare accoglienza, ripopolare aree interne e costruire anche importanti opportunità di lavoro per tantissimi giovani.
E’ questo il modello verso cui dobbiamo tendere per garantire accoglienza ai migranti che fuggono da guerre e carestie e sicurezza alle nostre popolazioni.