Bovalino (RC), altra spoliazione, il “distretto socio-sanitario sud” viene trasferito a Locri

14

E’ notizia di oggi apparsa sulla stampa locale, che il tanto temuto trasferimento della sede e, quindi delle competenze, del “distretto socio-sanitario sud” da Bovalino (Rc) a Locri (Rc),  è cosa già fatta. Infatti, nel corso della riunione convocata con urgenza martedi scorso dai Commissari Straordinari (Gentile, Consolo e Correale) che amministrano da oltre sei mesi la cittadina jonica, si è stabilito su proposta avanzata dai Sindaci di Gerace e Sant’Ilario (e dopo la votazione) che il nuovo Presidente dell’assemblea dei Comuni riguardante il distretto sanitario della locride è il Sindaco Giovanni Calabrese, primo cittadino di Locri che, al tempo stesso, diventa anche Comune capofila al posto di Bovalino. Ricordiamo che la leadership di Bovalino non è stata messa in discussione solo ora ma è andata man mano scemando nel tempo fino a giungere all’epilogo odierno e, per tale risultato negativo che penalizza ulteriormente la comunità bovalinese, sia gli amministratori del passato che quelli di ora, compresi tutti coloro che avevano le competenze e l’autorità per poter intervenire a scongiurare il peggio (politici e dirigenti vari), devono recitare il “mea culpa” per non aver trattato in maniera adeguata e tempestiva le problematiche legate ad un settore cosi delicato come quello socio-sanitario che, servendo un grande bacino di utenza, non può permettersi in nessun caso il lusso di sprecare importanti risorse finanziarie. Per Bovalino e la sua comunità, quella di oggi rappresenta un’altra triste pagina nera che si aggiunge a quelle già scritte nel recente passato, l’ultima delle quali è stata quella che ha decretato lo scorso 2 aprile 2015, lo scioglimento del Consiglio Comunale per “infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività amministrativa”. I segnali premonitori di quello che sarebbe potuto accadere (e che in effetti è poi accaduto), c’erano già stati nello scorso mese di settembre quando i Sindaci, con in testa appunto quello di Locri Giovanni Calabrese, avevano lanciato un forte grido di allarme in merito al fatto che diversi milioni di euro destinati alle politiche sociali del “distretto sanitario sud” erano in forte pericolo a causa dell’inerzia della commissione prefettizia del Comune capofila (Bovalino); una denuncia forte, pesante e diretta che i destinatari hanno ovviamente rimandato al mittente. Quindi Bovalino, suo malgrado, subisce ancora un’altra importante spoliazione che è ancor più pesante perchè colpisce un settore, quello sanitario, che rappresenta ovunque un caposaldo di civiltà, benessere e democrazia. Inoltre, con la probabile ipotesi della chiusura dell’ospedale civile di Locri, per la comunità bovalinese e non solo,  si prospettano tempi molto duri da affrontare. Coloro che sono arrivati come i “salvatori della patria”, non stanno però dimostrando con i fatti di essere delle saette nell’affrontare e risolvere i tanti e delicati problemi che affliggono la comunità  infatti, come già detto in altra occasione, “i problemi di ieri sono anche i problemi di oggi” e ciò può essere facilmente toccato con mano facendosi un giro per le strade della cittadina jonica. In ogni caso, tutti sappiamo che i tre Commissari prefettizi stanno lavorando con impegno e responsabilità per cercare di riportare alla normalità la vita quotidiana del nostro paese, ma quello che la gente chiede loro è che venga presa in considerazione una gestione “più presente e vicina” alle difficoltà economiche e sociali delle famiglie e che soprattutto non si disperdano quelle occasioni che possono agevolare la ripresa economica e finanziaria di un paese già fortemente penalizzato. A loro, viene chiesta una forte accelerazione che dia un segnale concreto di cambiamento ed una radicale inversione di rotta nell’amministrare il bene comune. Per quanto riguarda quest’ennesimo furto, si chiede ad essi di far sentire forte la voce non solo dell’amministrazione, ma dell’ intera comunità che non può assistere passiva ed inerme a ciò che sa tanto di essere una seppur minima forma di compensazione visto il vento di bufera che tira dalle parti di Locri. Alla gente di Bovalino si chiede invece di far quadrato, e di lasciare da parte ogni ostilità di colore e casacca per mettere in campo tutte quelle azioni sinergiche possibili e necessarie tra movimenti ed associazioni per far capire a chiunque che il territorio non può essere depredato a man bassa da nessuno. La speranza è che ci possa essere così un ripensamento sulle scelte fatte e riportare le cose nella giusta dimensione.

Pasquale Rosaci

 

Articolo precedente Rosarno, assolta donna accusata di violazione di sigilli
Articolo successivo“Alziamo il sipario” riprende la stagione concertistica e artistica d’autunno“AMA Calabria