Che l’istruzione in Italia sia una vera e propria onta lo si sapeva da tempo, ma ora col “nuovo” governo incaricato dal Capo dello Stato dopo le dimissioni di Renzi, si abbatte una ennesima bufera sul dicastero. Difatti l’incaricata neo- ministro Valeria Fedeli ha mentito come dichiarato da Mario Adinolfi, ex parlamentare Pd e giornalista nonchè capo del Popolo della famiglia, sul suo corso di studi e soprattutto sul conseguimento di una presunta laurea . E come emerso dalle parole dello stesso non avrebbe conseguito nemmeno la maturità, ma possiede nel suo curriculum “solo” un diploma privato conseguito presso l’ Unsas per assistenti sociali, e spacciato per laurea; pertanto Adinolfi intima alla stessa di rendere le proprie dimissioni al Capo dello Stato, per propria dignità e per non essere vittima di scherni degli stessi studenti che ogni anno affrontano il temutissimo esame di maturità . È pur vero che ella si difende dicendo si sia trattato di una “errata corrige”, lessicale; ma occorre chiedersi senza discriminazione intellettuale alcuna, sebbene un ministro non possegga una laurea, che motivazione ci fosse per mentire sull’esistenza della stessa; vi è di più se lo stesso ” errore lessicale” non fosse stato segnalato sarebbe stato corretto sul sito ? . I dubbi sorgono e sono ahinoi tanti . E nel frattempo la scuola necessità di riforme impellenti e robuste, con ragazzi e ragazze che aspettano incautamente una loro sistemazione con la Riforma della Buona Scuola . Di una scuola italiana che fa acqua da tutte le parti; persino sui titoli “presunti” del Ministro .
Francesco Grossi .