Calabria, goduria a 5 Stelle: 17 Parlamentari su 30. Sorpresa Lega: 1 deputato e 1 senatrice

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I Cinquestelle sono l’asso pigliatutto della politica meridionale. Ma in Calabria c’è una piccola resistenza a destra che evita il cappotto al Sud. Nella regione dello Stretto i grillini, nella battaglia sull’uninominale – cioè il candidato che prende un voto in più vince – si portano via 6 collegi su 8 alla Camera e 3 su 4 al Senato. Il resto delle poltrone si divide proporzionalmente alle percentuali di voto raggiunte dai singoli partiti. E anche qui i pentastellati ne prendono 5 alla Camera su 12, e al Senato 3 su 6.

A Montecitorio il Movimento di Di Maio porterà i vincitori degli uninominali Carmelo Misiti, Francesco Sapia, Anna Laura Orrico, Elisabetta Maria Barbuto, Pino D’Ippolito e Federica Dieni, e gli eletti nel plurinominale di Calabria nord (Francesco Forciniti, Elisa Scutellà e Alessandro Melicchio) e Calabria Sud (Dalila Nesci e Paolo Parentela). La resistenza del centrodestra produce conferme e soprese (2 all’uninominale e 4 al proporzionale): negli uninominali sbarcano a Montecitorio la pasionaria Wanda Ferro e il consigliere regionale Francesco Cannizzaro; per il proporzionale a Nord Roberto Occhiuto e nel generoso sud reggino Jole Santelli e probabilmente la giovane Maria Tripodi che prende il seggio di Occhiuto già eletto nel cosentino. Ma i riflettori sono puntanti sulla Lega, che eleggerà il suo primo deputato calabrese, ossia il lametino Domenico Furgiuele capolista di Calabria Sud. Al centrosinistra andranno solo i seggi del plurinominale (2 al Pd e 1 clamoroso a Liberi e Uguali), con i democrat che confermano Enza Bruno Bossio e danno il benvenuto al vicepresidente della giunta regionale Antonio Viscomi. A loro si unirà Nico Stumpo, che torna in Parlamento con Liberi e Uguali.

A Palazzo Madama stesso copione, con i Grillini che promuovono i campioni dell’uninominale (Nicola Morra, Margherita Corrado e Silvia Vono) e quelli del proporzionale (il polistenese Fabio Auddino, Bianca Laura Granato e Rosa Silvana Abate). Il Centrodestra si porta in Senato il capolista vibonese Giuseppe Mangialavori e la sorpresa Tilde Minasi, eletta con la Lega ed ex assessore regionale di Scopelliti. Il Partito Democratico conferma il suo segretario regionale, Ernesto Magorno, che cambia aula ma resta saldo in Parlamento, sebbene si intravedano le sue dimissioni da numero uno dei democrat calabresi dopo la cocente sconfitta.

Resta inteso che questa divisione dei seggi potrebbe variare se ci fossero resti residui da assegnare o nuovi dati, ma in assenza di correzioni da parte del Viminale, il quadro calabrese è quello sopra descritto.

Domenico Mammola

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