Calabria – operazione Deep 3: reati ambientali, denunciati imprenditori

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Una cinquantina di attività controllate sulla fascia ionica calabrese, tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, e una decina di imprenditori denunciati a vario titolo per reati ambientali, illecito sversamento di rifiuti solidi e liquidi e reati in materia di violazione edilizia.

È il bilancio di un’attività di Carabinieri e Carabinieri Forestali lungo i territori che si estendono da Rocca Imperiale fino al crotonese.

L’operazione ribattezzata “Deep 3” costituisce il completamento di analoghe attività, che nei mesi scorsi hanno interessato il settore tirrenico delle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Cosenza e, in una seconda fase, l’intera provincia di Reggio Calabria. Stavolta preso di mira è stato il versante jonico.

In particolare sono state passate al setaccio attività imprenditoriali come autolavaggi, cementifici, caseifici, aziende zootecniche e agricole che avrebbero sversato in mare o nei fiumi gli scarichi delle acque reflue. I campionamenti effettuati daranno nei prossimi giorni dei riscontri in termini della qualità delle acque dei fiumi. Sottoposte a sequestro anche alcune aree utilizzate per la realizzazione di discariche abusive.

“Abbiamo deciso di lavorare in maniera preventiva – ha detto il colonnello Gabriele Mambor, comandante provinciale dei Carabinieri di Crotone – perché la stagione estiva sta iniziando e il mare è un bene di tutti e realizzare discariche su bacini fluviali non può passare impunito”. “Il controllo e la nostra attività – ha poi aggiunto Mambor – non si conclude qui perché il nostro obiettivo è tutelare il territorio, l’ambiente e le attività produttive”.
“Il nostro obiettivo è migliorare progressivamente le condizioni ambientali della Calabria – ha poi sostenuto il colonnello Giorgio Maria Borrelli, Comandante regionale Carabinieri Forestale – perché il danno ambientale una volta realizzato è irreversibile. Intendiamo ampliare le nostre operazioni di prevenzione sui vari aspetti che riguardano il territorio. Il prossimo step riguarderà sicuramente la prevenzione degli incendi boschivi”.

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