Egr. Governatore
Mi consenta la presente per stabilire e concordare con lei, un percorso comune che possa iniziare a riproporre le basi per rilanciare e rivalutare la nostra regione, attraverso quelle potenzialità da sempre esistenti ma, mai, veramente utilizzate a pieno, concretizzando una maggiore coniugazione del trasporto aereo quale mezzo rapido di legami commerciali e sociali, in un progetto generale ad alte vedute pratiche e produttive. E’ inutile pensare ad una regione capace di svilupparsi attraverso l’industria propriamente detta, la Calabria non ha ne le basi, ne la mentalità industriale, i vari tentativi che si sono trascinati per decenni, sono l’esempio negativo del fallimento di un settore già carente anche in altre parti del territorio nazionale, ma totalmente assente nella nostra geografia, dove ha trovato temporaneamente una collocazione per poi diventare solamente un cimitero di croci arrugginite e costruzioni chiuse o mezzo funzionanti, dalla sola caratteristica di un alto indice e tasso d’inquinamento ambiente. L’insistere su questo binario significa creare solo presupposti inutili per speranze vane, chimere che non servono alla nostra terra, bisogna invece cercare e partire con altre possibilità che ci permettano di mettere a profitto i nostri beni naturali. Il Turismo e il trasporto, sono i cardini di una diversa economia e di un sociale che possa veramente fare la differenza tra passato, presente e futuro. Attuando una politica di conglobamento attraverso una serie di programmi in cui vada evidenziata l’offerta di un soggiorno con strutture competitive,oltre la rapidità di collegamento, il rapporto nel divario socio-economico, con altre realtà già proiettate alla creazione funzionale di una economia diversa, verrebbe annullato progressivamente. La bilancia della riuscita è anche un fatto di mentalità per cui va messo in essere un calmiere dei prezzi eguale per tutte le realtà locali, ma che sia un valore accessibile in modo particolare alla classe media e al lavoratore comune, in cerca di una forma nuova di soggiorno. Vanno considerate, le aree geografiche degli aeroporti, in quel triangolo che definisce la struttura calabra in modo visivo, con le sacche utenza predominanti e dove esistono, una conglobata sequenza alberghiera, capiente,moderna e facilmente raggiungibile via superficie. Per la sua posizione sul mare, bagnata dal Tirreno e dallo Ionio, rappresenterebbe la finestra per l’intera area del mediterraneo, da utilizzare per una apertura di interscambi con le geografie che vi si affacciano. E’ da considerare finito il momento delle attese, bisogna capire e muoversi sulla solidità di quello che abbiamo, attuando ogni sforzo possibile per ricreare una formula che sia,nello stesso tempo, un atto sociale e un fattore di economia. La Calabria da troppo aspetta soluzioni e metodi per le soluzioni, per creare lavoro e continuità, per dare alle proprie generazioni la sicurezza di una solidità occupazionale, serve una completa revisione dei programmi in cui non può essere trascurato il fattore cultura che, come per tutto ciò che riguarda la regione, va estrapolata dall’ambiente odierno e utilizzato come componente attiva. Una indicazione specifica riguarda il trasporto aereo, per la funzionalità e competitività deve essere gestito, a livello di handling, da competenti in materia, ricordiamo che non è un settore come tanti altri, ma un fattore importante e futuribile per la socialità e per l’economia. Concludo le mie note sollecitando un incontro urgente per costruire un tavolo di lavoro che possa produrre un protocollo d’intesa e un programma capace di rivedere le risorse esistenti e la loro applicazione.
In attesa di riscontro e convocazione ,si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
Gianfranco Turino
Presidente di Calabria Sociale