Episodio deplorevole ieri su una spiaggia in Calabria, per la precisione a Praia a Mare, dove un uomo, ha iniziato a torturare il proprio cane, lanciandolo ripetutamente in acqua senza dare la possibilità al piccolo animale di riprendere fiato.
Alcuni bagnanti presenti che hanno assistito al macabro e tragico gioco, sono intervenuti allertando anche i carabinieri. I presenti infatti hanno tentato di soccorrere il cagnolino che però dopo qualche minuto è morto. Sul posto sono intevenuti i carabinieri di Scalea, la polizia municipale di Praia a Mare e i carabinieri forestali che hanno soltanto denunciato l’uomo.
Ricordiamo che “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.”
Si arriva a un massimo di diciotto mesi di reclusione, con la pena aumentata della metà se poi l’animale muore (articolo 544 ter del codice penale).