Da lunedì 21 giugno la Calabria diventerà zona bianca.
I contagi nelle ultime 24 ore sono stati 69 ieri con un tasso di positività del 3%.
Intanto anche in Calabria è stato individuato un caso di variante delta (indiana), il primo nella regione. A scoprirlo il laboratorio di microbiologia dell’Asp di Reggio Calabria effettuando un sequenziamento. Tuttavia, tiene a specificare Alessandro Giuffrida responsabile del Servizio di prevenzione dell’azienda sanitaria reggina, “il caso è assolutamente isolato. Lo abbiamo individuato tempestivamente e la persona contagiata è in assoluto isolamento”.
Al di là della scoperta, i numeri complessivi della pandemia sono in netto miglioramento. Secondo il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe è in ulteriore miglioramento, nella settimana 9-15 giugno, l’indicatore relativo ai casi attualmente positivi al Covid per 100.000 abitanti, 410, in calo del 30,3% rispetto alla settimana precedente. Sempre dai dati di Fondazione Gimbe la percentuale di popolazione vaccinata con ciclo completo è pari al 23,5% a cui aggiungere un ulteriore 23,7% solo con prima dose.
L’ormai imminente zona bianca, intanto, porterà, secondo le stime di Coldiretti, ad un incremento del fatturato nel sistema della ristorazione che si aggira intorno al 20%. Secondo l’associazione, “gli effetti si faranno sentire a cascata sull’intero sistema agroalimentare con la vendita di vino ed altro cibo che ha subito limitazioni dall’inizio della pandemia”. E con la graduale ripresa di prime comunioni, matrimoni ed altre cerimonie a beneficiare sarà anche il comparto florovivaistico.
In zona bianca vengono meno quasi tutte le restrizioni: unica eccezione l’obbligo di indossare le mascherine e il distanziamento sociale. Il coprifuoco non esiste, gli spostamenti sono liberi, così come lo sono gli orari dei locali pubblici