Reggio Calabria, 18 settembre – “Come su un enorme castello di carte costruito su una serie di impasse burocratiche, stiamo continuando a soffiare sull’annoso caso del Canile di Mortara cercando di demolire ogni impianto giustificatorio da parte delle istituzioni coinvolte” – queste le parole di Roberta Riso, responsabile regionale de ‘La Foresta Che Avanza’ associazione ecologista di CasaPound Italia.
“Il giorno 13 del corrente mese si è svolto l’incontro con la Dirigente del settore Politiche Ambientali e Culturali (ex Qualità Ambientale) del Comune di Reggio Calabria, la Dottoressa Loredana Pace, che da tanto tempo segue la vicenda e proprio a lei abbiamo posto una serie di domande. La stessa ha confermato che il progetto per mettere a norma il canile è stato approvato il 27 Luglio con uno stanziamento di circa 300 mila euro provenienti dal fondo Decreto Reggio ma che ad oggi ancora non è pervenuta la firma per il nulla osta da parte dell’ASP e del settore Paesaggistico Ambientale del Comune. Continuando nel nostro incontro la Dottoressa ci ha confermato che a bilancio sono stati messi tutti i soldi che verranno investiti per quanto riguarda le spese che il rifugio comporta (da disinfettanti e detersivi al mangime) e che attende una lista da parte dei medici dell’ASP di tutto ciò che manca al rifugio a livello di medicinali per provvedere attraverso un esborso di denaro da parte del Comune per coprirne la spesa. Invitiamo dunque l’ASP ad adoperarsi in tal senso nell’immediato”.
“Nella discussione avvenuta con la Pace – prosegue la Riso – quest’ultima ha più volte ribadito come le responsabilità per la mancata riabilitazione e riapertura del Canile sequestrato di Mortara sia riconducibile all’Asp locale. Lei stessa ha evidenziato come sia demerito dell’ASP il non aver attivato il servizio di accalappiamento dei cani vinto dall’associazione “Amici Per Sempre” e che attende che gli stessi dirigenti ASP si facciano avanti per indicare quali cani non mordaci possano essere reinseriti sul territorio per attivare il servizio di assicurazione dei cosiddetti ‘cani di quartiere’. A quanto pare quindi, secondo quanto detto dalla dirigente comunale, la palla adesso passa alle mani dei due dirigenti a cui fa riferimento l’approvazione del progetto di normalizzazione del Canile di Mortara, che rispondono al nome del dottore Giuseppe Giugno, direttore dell’Area C dell’ASP di Locri e al dottor Guido Sansotta, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria ai quali abbiamo inviato una PEC per richiedere un incontro formale che auspichiamo avvenga il prima possibile”.
“Dal canto nostro – prosegue la nota – sembrerebbe che ci sia un evidente rimbalzo di responsabilità tra ASP e Comune che in questa faccenda continuano ad avere dei rapporti epistolari piuttosto che diretti, faccia a faccia. I più alti quadri dirigenziali sembrano inermi di fronte ad un più che confermato gap che se non viene risolto entro breve potrebbe portare alla definitiva chiusura del canile. Colpe che in primis riconduciamo al Sindaco Falcomatà che non si è mai espresso in merito. Cosa ci vuole a recarsi presso gli uffici deputati e sollecitare gli organi di riferimento a porre una firma su questo progetto, così come stiamo facendo noi militanti della Foresta che Avanza?”.
“Con la Dottoressa Pace – conclude – abbiamo chiaramente parlato di quanto tempo ancora ci vorrà perché il canile venga restituito alla città e ci siamo posti un periodo di otto mesi massimo dalla data del nostro incontro. Noi continueremo a vigilare e ad incitare le autorità competenti a risolvere quest’interminabile soap opera fatta di lungaggini amministrative, imperizia e mancanza di volontà che nasconde numerose pagine ancora non lette. Il nostro impegno, come sottolineato anche dai nostri interlocutori, viene portato avanti ormai da un anno in modo costante. E possiamo fieramente rivendicare la battaglia a livello politico, non avendo visto che comparsate politiche di qualche esponente che non ha sudato e lottato con noi e come noi. Facile poi cercare di prendersi i meriti e salire sui carri altrui! La Foresta che Avanza continuerà a far sì che non si abbassi l’attenzione per garantire la sicurezza e la salvaguardia dei cani e dei gatti del territorio, garantendo informazione e supporto anche alla cittadinanza reggina che non deve essere lasciata all’oscuro”.