Si è da poco conclusa, fruttuosamente, una prima operazione coordinata dal Comando Regione Carabinieri Forestale “Calabria”, mirata al contrasto della commercializzazione di shoppers non ecocompatibili, ritenuti tra i principali responsabili dell’inquinamento ambientale, specialmente marino, posto che, gli stessi, una volta abbandonati nell’ambiente, impiegano svariati decenni a degradarsi, inquinando, nel frattempo, la catena trofica. Nella sola Regione Calabria, sono state elevate sanzioni per circa 90.000 euro, con oltre 8000 Kg di sacchetti sequestrati. Nella Regione Sicilia, sono stati accertati illeciti in relazione ai quali sono previste sanzioni per circa 30.000 euro, con oltre 300 Kg di buste risultate non conformi oggetto di sequestro. In questa prima fase, i controlli hanno interessato, prevalentemente, i produttori ed i rivenditori all’ingrosso, ma saranno successivamente estesi al resto della catena di distribuzione.
Dall’agosto 2014, la normativa italiana vieta e sanziona la commercializzazione di buste non ecocompatibili, ovvero non conformi ai requisiti di cui alla legge n.28 del 2012. Le sanzioni amministrative pecuniarie vanno dai 2.500 ai 25.000 euro, ma la sanzione può essere aumentata fino al quadruplo del massimo (quindi 100.000 euro), se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchi per l’asporto oppure un valore della merce superiore al 20% del fatturato del trasgressore.