“Ci vuole più rispetto per le centinaia di operatori portuali che hanno reso grande il Porto in questi anni. Questa continua pressione a cui li sottopone MCT e la sordità del Governo sul tema è sintomo della debolezza politica ed istituzionale del nostro territorio”. Esordisce così Roberto Irrera, responsabile provinciale di CasaPound Italia.
“Oggi i lavoratori – continua Irrera – incrociano le braccia, ma è il minimo che possano fare dopo le continue pressioni del Monopolista che vorrebbe licenziare tutti quanti, fregandosene delle conseguenze economiche e soprattutto sociali. D’altronde cosa si può pretendere da un gruppo imprenditoriale che ha ottenuto la concessione vita natural durante dalla Politica? Se l’unico effetto che sembrava positivo era la ricaduta occupazionale, adesso che anche quella è a rischio, qual è l’ulteriore motivo per cui dovremmo permettere ancora di utilizzare il nostro territorio per fare utile?”.
“CasaPound è vicina ai lavoratori, le uniche vittime di questi giochi di potere tra politica ed imprenditori che, spesso appoggiati anche dai sindacati, fanno il bello ed il cattivo tempo, al Porto di Gioia Tauro come nel resto d’Italia. Del resto – conclude l’esponente di CasaPound – tutti i cittadini calabresi dovrebbero essere interessati alla tutela dei lavoratori a rischio licenziamento, perché sarebbe l’ennesima ferita ad una città già quasi morta”.