Chissà quante persone leggendo la lettera della signora Maria Rosa C. avranno pensato ” ma che scuola è questa?” Una scuola che emargina i disabili, che esclude un diversamente abile da un’uscita didattica ,che lascia in classe da sola, ma dico sola, un’ alunna, che scuola è ?Anche la sottoscritta ,nel leggere l’amaro racconto della signora, si sarebbe posta questa domanda e non solo ,avrebbe inveito ,infierito contro una tale istituzione. Se non fosse che la sottoscritta è la mamma di un ragazzo che purtroppo ha delle problematiche molto gravi ma che fortunatamente frequenta la Scuola secondaria di I grado G. Pascoli. Si ,lo dico e lo ripeto, fortunatamente !E’ assolutamente falso che i bambini con disabilità sono stati esclusi dall’uscita didattica a cui ha fatto riferimento la signora Maria Rosa C. Mio figlio , diversamente abile, e non solo lui, vi ha partecipato come sempre, del resto. L’Istituto Monteleone-Pascoli ha sempre , sempre coinvolto mio figlio, e ripeto non solo lui ma anche tanti altri ragazzi con disabilità, in ogni tipo di attività . Certo c’è stata una disattenzione da parte dei docenti nel non verificare se la ragazza avesse scritto l’avviso relativo all’uscita, questo si, e posso comprendere profondamente il dispiacere della signora nel non venire a conoscenza dell’uscita, perchè da mamma so quante sono le difficoltà nel crescere un ragazzo diversamente abile, nel cercare di fargli vivere una vita serena, normale come tutti gli altri ragazzi, lo so, e bene. Ma leggere , come è stato letto da tanti, che un alunno della scuola è stato escluso perché disabile, questo no , proprio non lo accetto. E’inammissibile! Perchè se fosse stato così anche mio figlio ,che presenta una problematica molto seria, sarebbe dovuto essere escluso e come lui ,altri. E invece non è stato così e non è stato mai mai emarginato, escluso, lasciato solo. E’ impensabile che nella Scuola “G. Pascoli” vi siano dei docenti capaci di questo, conosco bene i professori della scuola so con quanto impegno, amore, passione e umanità si sono dedicati e si dedicano a mio figlio e a tutti gli alunni, disabili e non. Ed è proprio per questo che ho sentito il dovere di dire la mia verità :che anche gli alunni con disabilità non solo hanno partecipato all’uscita a cui fa riferimento la signora M.R.C ma hanno condiviso, vissuto con i propri compagni tutte le iniziative didattiche che la Scuola ha sempre organizzato. Non ho mai visto, o mai appena appena percepito in tanti anni ,che mio figlio sia stato emarginato, lasciato solo in classe mentre gli altri compagni vivevano belle esperienze, mai . E leggere tante affermazioni false mi fa male, so di certo che la ragazza non ha visto andar via i compagni dalla scuola perché sono partiti da ben altra sede, so di certo che la ragazza non è stata lasciata da sola , è inconcepibile, ripeto inconcepibile una cosa del genere, in quanto tutti docenti erano presenti, tranne quei pochi che hanno accompagnato i ragazzi all’uscita, ed hanno svolto regolari attività scolastiche. Addirittura in quella giornata è avvenuta la visione di un film, come previsto dal progetto “Cineforum” e molte classi dell’istituto vi hanno partecipato. So di certo che non tutti i compagni della ragazza hanno partecipato all’uscita ma solo alcuni. Perché tante bugie? Perché? Ripeto c’è stato un errore da parte dei docenti a non essere stati attenti nel dare la comunicazione alla famiglia di questa uscita, questo sì, e non si discute sull’errore e sul dispiacere che abbia potuto provocare alla mamma e alla ragazza, ma a dire poi così tante altre bugie no , questo no. E alla parola VERGOGNA! VERGOGNA! Scritta dalla signora e da tante altre persone che non sapendo la verità dei fatti e che giustamente , leggendo la sua lettera, l’hanno ripetuta , io da mamma di un ragazzino disabile della Scuola SECONDARIA Di I grado G. Pascoli dico GRAZIE ! GRAZIE! E ancora GRAZIE per quello che questa scuola ha fatto e ancora sta facendo per lui. Persino i medici e la psicologa che lo seguono periodicamente si sono voluti complimentare con i suoi professori, se ……vive serenamente la sua condizione è merito anche della scuola. Perciò, ancora Grazie per avermi aiutato quotidianamente in un cammino così impervio: far sentire mio figlio sereno, fargli vivere la sua età ,nella serenità, nella gioia di essere un ragazzo come tutti gli altri, nonostante il suo essere , non direi diverso, ma il suo essere speciale. Grazie !
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