E’ quello che ci chiediamo come Fillea CGIL di Cosenza e Camera del lavoro di Longobucco ormai da troppo tempo. Dopo diversi sollecitazioni fatte nei mesi scorsi, ci vediamo costretti a denunciare quello che ormai in Calabria è diventata una prassi burocratica e di immobilismo che sembra caratterizzare anche questo nuovo governo regionale. Nello specifico, nel maggio del 2015 è stato sottoscritto il contratto d’appalto tra la Regione Calabria ed il Consorzio Stabile Ecit, aggiudicatario dell’appalto per il completamento di questa importantissima arteria che collega una delle poche aree interne rimaste (Longobucco) con Mirto Crosia e di conseguenza la Statale 106. Ebbene, nonostante ci siano tutte le condizioni per iniziare da subito il completamento di questa arteria che collega la montagna al mare, a tutt’oggi non riusciamo a capire quale sia l’ostacolo che impedisce l’avvio dei lavori. Vogliamo ricordare a tutti che le maestranze, che fino a ieri sono state impegnate in questa opera, hanno terminato il periodo di ammortizzatori sociali ordinari e in un momento in cui la disoccupazione in Calabria ha toccato livelli record, crediamo che sia responsabilità di tutti cercare di risolvere in maniera urgente questa vicenda. Una soluzione che darebbe una risposta importante e concreta sia ai cittadini sia ai lavoratori.
Il Segretario Generale Fillea CGIL Cosenza Il responsabile CGIL Longobucco
Simone Celebre Antonio Baratta