Cinema, Gianturco: Assordante silenzio dell’amministrazione. Urge soluzione politica

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“La vicenda del cinema a Lamezia è la rappresentazione plastica dell’inconsistenza dell’amministrazione comunale. Assordante il silenzio dell’amministrazione che non spende parola neanche quando i dipendenti comunali eseguono un chiaro indirizzo della giunta. Per risolvere il problema urge una soluzione politica”. A dichiararlo è il consigliere comunale Mimmo Gianturco, leader di ‘Sovranità’.

 

“Nella nostra città – afferma Mimmo Gianturco – nonostante una meritevole iniziativa privata che mira a riaprire finalmente il cinema a Lamezia Terme, per realizzare anche i sogni di tanti cittadini, la realtà però con cui bisogna fare i conti, è fatta d’inconsistenza politica. E questa vicenda ne è la rappresentazione plastica“.

 

“Assordante il silenzio dell’amministrazione – affonda il consigliere di opposizione – tanto dell’assessore con delega alla Cultura Elisa Gullo, tanto del sindaco Paolo Mascaro, che non spendono parola neanche quando i dipendenti comunali eseguono un chiaro indirizzo della giunta. Il problema nasce dal fatto che non esiste un chiaro accordo nero su bianco, non c’è un documento univoco firmato fra le parti. E’ qui che bisogna fare chiarezza”.

 

“Mi chiedo – continua Gianturco – a cosa è servita la passerella dell’amministrazione fatta alla conferenza stampa di presentazione dell’apertura del nuovo cinema cittadino, se dopo soli due mesi, si assiste già per la seconda volta ai problemi di natura burocratica e al solito scarica barile di responsabilità, che limitano fortemente l’imprenditoria privata?”

 

“Così come avveniva con la precedente amministrazione – conclude Mimmo Gianturco – emerge il chiaro dato che anche questa giunta comunale, non riesce a gestire pienamente la macchina comunale. Per risolvere il problema del cinema urge una soluzione politica, il sindaco Mascaro prenda una decisione che risolva definitivamente la vicenda, e si attivi immediatamente per la risoluzione dei problemi di natura burocratica, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione, e valuti se è il caso di attuare anche la rotazione dei dirigenti”.

 

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