L’integrazione è “lievito” per comunità e territori. In riva allo Stretto, ma non solo, questo valore trova non poche “resistenze”, nonostante uno dei tratti distintivi dei nostri territori e delle nostre comunità sia da sempre l’accoglienza.
La triste conferma è giusta nel corso dell’incontro/dibattito “Immigrazione e Lavoro Agricolo” svoltosi nei giorni scorsi presso l’Auditorium dell’Istituto Superiore “R. Piria” di Rosarno su iniziativa della FAI –CISL di Reggio Calabria.
Lo spaccato emerso dalle diverse testimonianze ha evidenziato tante criticità oltre la “polveriera” Rosarno. A Reggio e dintorni si calcolano infatti oltre 10mila fratelli di varie etnie.Il fenomeno va necessariamente governato prima che deflagri.
Sono, pertanto, necessari interventi organici atti a garantire a ciascuna persona l’esercizio di diritti quanto mai elementari.
La Cisl chiede, pertanto, all’Ente Provincia ed a tutti i soggetti che fanno parte del “Tavolo per il Lavoro” di promuovere un altro gruppo di lavoro che affronti il tema “dell’immigrazione” facendolo così uscire dall’emergenza, coinvolgendo a tal fine gli studenti dell’Istituto Superiore “R. Piria” di Rosarno, sempre presenti nelle fasi dell’accoglienza e dell’assistenza, in quanto latori di idee e progetti di lavoro per gli immigrati, dimostrando così concretamente la capacità di accogliere e nello stesso tempo di essere al servizio del territorio.