Interveniamo nella discussione aperta dal dott. Antonino Raso sulle pagine de “il quotidiano” con l’articolo del 4 marzo 2016: “ Nessuna celebrazione nell’anniversario della morte – Teresa Gullace, eroina antifascista “dimenticata” dal suo Comune”, perché durante l’Amministrazione a guida Cannatà, il sacrificio di Teresa Talotta Gullace venne annualmente celebrato con manifestazioni locali e nazionali, come quella tenuta, anche, allora, al Museo della Resistenza di via Tasso a Roma.
A nostro modo di vedere, e per come anche questa vicenda triste dimostra, oggi Cittanova ha altri amministratori, tra questi, qualcuno, che in occasione del Consiglio Provinciale del 23 aprile 2009, votò contro l’emendamento dell’allora consigliere provinciale Alessandro Cannatà presentato per far destinare dalla Provincia al Comune di Cittanova, annualmente, la somma di 5.000 euro per celebrare la figura di Teresa Talotta Gullace, medaglia d’oro al merito civile.
Fu una brutta pagina, “un’occasione mancata”, per come scrisse un giornale dell’epoca, “per la giunta Morabito”: il centrosinistra bocciò la proposta di celebrare, nel proprio paese natale, tale grandiosa figura di donna del popolo assassinata dai nazisti ed il cui sacrificio servì a far ribellare il popolo romano. Meno male che Roma la ricorda tutti gli anni così come la ricordammo noi nella nostra esperienza amministrativa.
Come mai, oggi, il cronista si meraviglia perché l’attuale amministrazione di centrosinistra di Cittanova non celebra Teresa Talotta Gullace?
Ci sembra riduttivo prendersela soltanto con chi ( l’amministrazione tutta ) soggiace alla volontà di certi consiglieri di maggioranza: se mancanza di “sensibilità verso certi appuntamenti e simboli della propria storia” ci è stata, il cronista farebbe bene a riportarne tutta la responsabilità. Chi sedeva allora nei banchi di maggioranza dell’Amministrazione Morabito siede oggi nei banchi di maggioranza dell’Amministrazione Cosentino. Come non ebbe, allora, la “sensibilità” di far onorare una sua illustre concittadina, non ce l’ha neanche oggi.
Un interrogativo più consono, pertanto, sarebbe quello di capire come mai non solo il Comune, ma neanche la Provincia né la Regione Calabria onorino Teresa Talotta Gullace: per la contemporanea presenza in tutti e tre gli Enti dello stesso consigliere?
Se quella proposta, allora, fosse stata approvata, fin dal 2009, e negli anni successivi, Cittanova avrebbe potuto celebrare la propria eroina, con 5.000 euro all’anno, magari istituendo borse di studio o eventi culturali affinchè quella donna e tutte le positività di cui Cittanova è ricca venissero alla luce e fossero portate a conoscenza del mondo intero.
Peccato che questa Amministrazione comunale abbia voluto interrompere il percorso di cultura storica intrapreso da noi per riscrivere, positivamente, nel panorama europeo, Cittanova, la sua Provincia e la sua Regione.
Teresa Talotta Gullace fu esempio di ribellione alla tirannide e l’unico modo di onorarLa veramente è quello di seguire il Suo esempio: raccontando sempre la verità, tutta, e scrivendo coraggiosamente.