Le calamità naturali che hanno colpito l’agricoltura calabrese negli ultimi anni vanno dall’eccesso di neve, al gelo, alluvioni e siccità. Un mix – analizza Coldiretti – che a ritmo continuo ha causato danni ingenti alle strutture produttive, quali stalle, serre ,frutteti e provocato l’ erosione di terreni; migliaia di tonnellate di prodotti agricoli distrutti ed ancora danni agli impianti di irrigazione, alla viabilità rurale, smottamenti e frane. Tutto questo – prosegue – ha impegnato di volta in volta i Sindaci, Consorzi di Bonifica, la Protezione Civile, la Coldiretti e tanti volontari negli interventi dettati dall’emergenza. Contestualmente all’evento calamitoso, sono state avviate le procedure che hanno visto la Regione delimitare e proporre al MIPAAF la dichiarazione dello Stato di Calamità puntualmente decretata dal Governo Nazionale che ha pure stanziato fondi per ristorare, sia pure parzialmente, i danni agli agricoltori. “Questa la situazione – commenta il presidente di Coldiretti Calabria Molinaro – e allora, non può essere sottovalutato il fatto che migliaia di agricoltori in gravi difficoltà, hanno dovuto spendere soldi e tempo per produrre domanda di aiuto, allegare relazione tecnica, spesso giurata, sui danni subiti e documentazione varia senza ricevere, ad oggi, nemmeno un centesimo di euro. Dal 2012 sono state almeno sei le calamità naturali decretate che hanno riguardato l’agricoltura calabrese con diversi milioni di euro già stanziati e fermi nelle casse della Regione. Niente si muove e questo – rilancia Molinaro – non è più tollerabile! E’ davvero assurdo, assistere all’immobilismo degli uffici Regionali periferici che non possono completare i sopralluoghi/collaudi per mancanza delle risorse per le missioni e ancora peggio, per scarso e inefficiente coordinamento e funzionalità dell’attività che va espletata sui territori interessati con presenza fisica nelle aziende agricole”. Una situazione che ha dell’incredibile e Coldiretti chiede al Presidente Oliverio di intervenire subito per dare priorità alla liquidazione delle risorse disponibili in favore degli agricoltori, implementando dove necessario le risorse finanziarie della misura 5 del PSR. “ È veramente paradossale ed umanamente inaccettabile – è l’annotazione finale – che tantissime aziende agricole danneggiate restino in ginocchio per effetto della Calamità più Distruttiva che ha colpito la Calabria “la latitanza del Dipartimento Agricoltura”.