Colombia – Biologo italiano ucciso e fatto a pezzi: testa e arti ritrovati in una valigia
Un biologo molecolare italiano di 38 anni, Alessandro Coatti, originario di Portomaggiore (Ferrara), è stato ucciso e fatto a pezzi in Colombia, mentre si trovava a Santa Marta.
La testa, le braccia e i piedi del ricercatore sono stati trovati domenica da un gruppo di bambini, in una valigia, nei pressi dello stadio locale, mentre altri resti sono stati rintracciati nelle ultime ore in un’altra zona della città.
La polizia è riuscita a risalire all’identità di Coatti grazie al bracciale di un albergo del centro cittadino che l’uomo aveva ad un polso, mentre ulteriori dettagli sulla sua morte sono attesi dall’autopsia e dagli altri accertamenti in corso sui resti.
Il sindaco, Carlos Pinedo Cuello, ha offerto più di 10mila euro (50milioni di pesos) per informazioni che permettano di risalire ai responsabili dell’omicidio, ed ha disposto il coordinamento di una squadra investigativa speciale.
“I criminali devono sapere che qui non c’è posto per loro” ha scritto il primo cittadino in un post su Facebook.
Sulla base delle prime informazioni raccolte, emerge che Coatti era arrivato in Sudamerica nei mesi scorsi per lavorare come volontario in Ecuador e viaggiare in Sudamerica.
L’uomo aveva visitato Perù e Bolivia. In Colombia era già stato nel parco naturale di Tyrona. In particolare, all’albergo Marovi, una pensione a due stelle nel centro storico, dove aveva preso alloggio ricordano che Coatti aveva più volte chiesto della strada per arrivare a Minca, una località fino a qualche anno fa inaccessibile a causa della presenza di gruppi paramilitari, ma oggi conosciuta come un paradiso per gli amanti della natura.