Come l’AI sta impattando nel mondo

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Come l’AI sta impattando nel mondo

L’era attualmente in corso è fortemente incentrata sui mezzi tecnologici, sui mass media, sullo sviluppo ed evoluzione digitale. Non a caso i nativi di questa generazione sono anche conosciuti come nativi digitali appunto. Un’epoca molto diversa rispetto al passato analogico, dove computer, dispositivi mobili e rete apparivano come un disegno utopistico. Con l’introduzione di questi strumenti ed elementi tecnologici è cambiata radicalmente la nostra quotidianità, dove ormai non possiamo più fare a meno di cellulare, Internet e social media. Qui poi entra in gioco anche un altro fattore che stando a molti addetti ai lavori rivoluzionerà il mondo: stiamo parlando dell’Intelligenza Artificiale. Andiamo a vedere per tanto come essa sta impattando nel mondo, con quali modalità e caratteristiche specifiche.

Dall’analogico al digitale all’AI

Abbiamo citato in premessa questi step evolutivi compiuti dalla nostra società nel corso degli ultimi anni con un passaggio dall’analogico al digitale. Ecco, attualmente si sta per compiere un ulteriore passo in avanti decisivo ai fini della rivoluzione tecnologica sociale: quella apportata dall’introduzione a tutti i livelli dell’Intelligenza Artificiale. L’AI ormai è una realtà a tutti gli effetti che sta permeando diversi settori, dall’amministrativo all’intrattenimento, passando per lo sport, il cinema, i social media e cosi via. Insomma un fattore determinante e fortemente impattante nel mondo odierno che promette di generare un prima e un dopo il suo ingresso nella quotidianità. Uno spaccato ancor più ampio di quello a cui abbiamo assistito con l’avvento della rete e di Internet.

L’impatto quotidiano dell’AI

Veniamo al cuore della tematica in questione, quindi all’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel mondo quotidiano nostrano ed internazionale. All’estero l’AI già sta pervadendo numerosi campi, come ad esempio lo spettacolo ed il cinema dove favorisce il miglioramento di effetti speciali, riducendo i tempi di lavorazione ad essi. O ancora si sta mostrano utilissima nel settore amministrativo per l’inserimento dati e la raccolta degli stessi: automatismi che una volta implementati nell’AI vengono sviluppati quali processi davvero semplici e rapidi. Altro ambito in cui l’Intelligenza Artificiale è ormai una garanzia è il marketing, dove la pubblicità e promozione di prodotti e servizi si sta incentrando molto sull’uso di questo strumento tecnologico. Come detto, dunque, non solo estero ma anche Italia quando di parla di uso dell’AI a tutti i livelli. Anche lungo il nostro stivale si cominciano a notare cambiamenti innescati da questo elemento digitale, specie nell’ultima accezione citata, ossia quella del ramo marketing.

Intelligenza Artificiale: i vari modelli

L’incredibile capacità di immagazzinare dati da parte dell’AI consente a quest’ultima non solo di migliorare ed evolvere ma anche di riconoscersi in diversi modelli. Abbiamo ad esempio quella di tipo generativo che è in grado di generare appunto immagini, elementi multimediali, testuali e musicali su base di prompt. Quindi incentrandosi su comandi inviati dall’utente questa Intelligenza riesce poi a sviluppare processi che portano alla creazione di foto, video e cosi via, spesso però dando vita anche a possibili truffe. Abbiamo poi un’altra tipologia di AI molto meno assistita e più autonoma, la cosiddetta ASI che sta per Super Intelligenza Artificiale. Essa si basa su sistemi e software davvero eccezionali, fuori dalla norma, che permettono all’ASI di superare l’intelletto umano. Quindi andare oltre le capacità di ragionamento, di deduzione e di creazione. Un fare che al momento però è ancora in fase di sviluppo, quindi abbastanza ipotetico, ma che promette di rappresentare il prossimo step evolutivo dell’AI oggi conosciuta. Infine riconosciamo un ultimo modello che è quello dell’Intelligenza Artificiale Limitata o ANI. Capace di gestire un complesso ristretto di azioni e processi come ad esempio nel caso del riconoscimento vocale. Piccole e deboli azioni che la delineano come una forma minore di AI.

Intelligenza Artificiale ed implementazione nei giochi

Uno degli ambiti in cui si sta inserendo con forza l’AI è poi quello dei giochi, quindi dell’intrattenimento puro. Qui il machine learning, ossia la capacità di imparare ed evolvere di questo strumento tecnologico, permette lo sviluppo di prodotti videoludici davvero innovativi e viene usata da tutti i migliori casino terrestri nel mondo. Ciò ad esempio sul piano dell’interazione tra utente e macchina, e di conseguenza tra giocatore e mondo giocabile. O ancora l’AI impatta sul delineare effetti visivi sempre più all’avanguardia, che ricreano nel virtuale un mondo affine a quello reale dove viviamo. Storie adattive, personaggi pensanti ed autonomi, contesti di gaming interattivi, tutto basato sull’Intelligenza Artificiale che trasformerà radicalmente il modo di concepire i giochi. Ciò lo si può notare già nelle recenti console di generazione, ma anche nei pc e altri dispositivi mobili dove l’AI è ormai parte integrante. Il caso lampante è quello del titolo famoso per console “The Last of Us” dove le espressioni facciali dei volti dei personaggi varia in base all’AI e quindi in modo autonomo e non impostato o settato dagli sviluppatori.

I contro principali di un uso eccessivo dell’AI

Come per tutte le innovazioni anche per l’Intelligenza Artificiale esistono si dei pro e quindi delle positività ma a fare da contraltare esistono anche alcuni contro. Basti pensare al settore occupazionale, che potrebbe risentire molto in seguito all’uso sempre più presente dell’AI, con tutti i limiti e i vantaggi. Essa di fatto va a rimpiazzare l’essere umano che rischia di non essere più utile ai fini produttivi. O ancora può venir meno sempre più la capacitò di controllo esercitata dall’uomo nel momento in cui l’AI diventa autonoma. Una eccessiva indipendenza e possibilità di ragionamento potrebbe sovvertire gli ordini naturali e quindi asservire l’uomo alla macchina che è uno dei rischi principali da sempre paventati e temuti (basti pensare a film e libri che hanno delineato in qualche modo un futuro del genere). Insomma come sempre il giusto sta nel mezzo, nell’equilibrio con cui questo incredibile strumento viene usato e portato nei vari contesti sociali, professionali e di intrattenimento. Apportare miglioramenti si, ma senza perdere il controllo della situazione, senza generare schiavitù nei confronti di questo elemento tecnologico. Un mezzo per uno scopo, quello del miglioramento dell’efficienza di vari ambiti, che si pongono all’avanguardia ma che non devono diventare pionieri di una sovversione sociale dove la macchina assoggetta l’utente.

 

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