Comune commissariato e città sommersa dal pattume: Gioia Tauro non ci sta.

24

Aria di malcontento a Gioia Tauro dove il comitato spontaneo “Sporchiamoci le mani”, nato appunto a ridosso dello scioglimento del comune di Gioia Tauro per condizionamento mafioso ed il conseguente insediamento della terna commissariale, organizza un’assemblea pubblica per richiamare all’azione i cittadini. In un Auditorium pieno  nonostante il caldo asfissiante,  centinaia di cittadini si sono incontrati per sottoscrivere un documento da presentare alla terna commissariale. L’oggetto del documento è la richiesta di chiarimenti riguardo alla gestione dell’emergenza rifiuti, un problema oramai troppo fastidioso per non essere preso in considerazione. Dopo i saluti di rito da parte dei promotori dell’iniziativa si sono susseguiti vari interventi appassionati ma civili. Sono intervenuti vari professionisti del luogo: medici, urbanisti e docenti, questi ultimi molto preoccupati per l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico contornato più da dubbi che certezze, soprattutto a livello infrastrutturale, ma anche tanti cittadini che hanno mostrato tutta la loro preoccupazione riguardo i disagi che quotidianamente subiscono. A tenere banco poi è la questione ambiente: oltre che l’emergenza rifiuti si registra anche l’incuria degli spazi verdi pubblici, la spinosa questione del fiume Budello che però esula dalle competenze comunali e l’altra spinosa questione della salute e della pulizia del mare. L’aria sta diventando sempre più pesante, e non solo per il fastidioso olezzo che producono i rifiuti per strada, c’è una cittadinanza che si sente abbandonata e che non chiede nulla di più che vivere in una città degna di questo nome.

Articolo precedente Gioia Tauro- furti e danneggiamenti in terreni confiscati ‘Ndrangheta
Articolo successivoFurto da 10 mila euro in attività commerciale a Reggio Calabria