L’ineccepibile e circostanziata denuncia del presidente dell’ANCE Calabria, Francesco Berna, relativa al nuovo scippo perpetrato dal governo Renzi nei confronti dei calabresi attraverso il taglio secco dell’enorme importo di 6 miliardi di euro, precedentemente destinati ad indispensabili lavori da effettuarsi sulla sempre incompiuta A3 Sa-Rc e sulla SS 106, la famigerata strada della morte che miete nuove vittime giorno dopo giorno, rappresenta l’ennesima incontrovertibile certificazione di un vero e proprio vergognoso odio anti-meridionalista che caratterizza l’azione del governo nazionale espressione del PD.
I fatti lasciano poco spazio alle interpretazioni o alle chiacchiere inutili poiché la realtà degli atti parlamentari e delle decisioni ministeriali consegna alla Calabria e ai calabresi questo “regalo” confezionato con il silenzio e la complicità dei tantissimi ascari che, pur essendo calabresi, avallano servilmente tutte le nefandezze del governo Renzi.
Infatti, è letteralmente offensivo e insultante, nei confronti del popolo calabrese, l’assordante e indecente silenzio che su questa gravissima vicenda hanno assunto la fallimentare giunta Oliverio, la deludente amministrazione comunale reggina guidata da Falcomatà, nonché tutta la deputazione nazionale e regionale del PD fino ad arrivare all’ultimo circolo di quel partito: tutti muti e servilmente supini nell’accettare senza il benché minimo spirito critico le nefandezze politiche assunte dal governo Renzi a danno della Calabria e dei calabresi.
Si evidenzia una totale e assoluta inconsistenza politica di soggetti che dimostrano di non avere a cuore le sorti del futuro sociale, economico e infrastrutturale del nostro territorio poiché sono impegnati ad ubbidire al padroncino di turno.
In tal senso, vi è una ulteriore barbarie poiché, a nostro avviso, è inammissibile tacere, per esempio, sullo scippo dei fondi destinati alla SS 106, una strada che proprio in queste ore è stata teatro dell’ennesimo incidente nel quale hanno perso la vita due giovanissimi.
Riguardo a quanto tragicamente accade giornalmente sulla SS 106 vi sono evidenti responsabilità politiche e morali che investono direttamente, con nomi e cognomi ben precisi, i vertici del Paese sui quali sarebbe ora che qualcuno vada a chiedere il conto.
La sciatteria non può essere accettata, pertanto, è necessario evidenziare, a tutti i livelli, i gravissimi ed incalcolabili danni che siamo costretti a subire a causa delle scelte del governo Renzi, sostenute ed avallate asetticamente dal PD, che, ancora una volta, si dimostra nemico dei calabresi e massacratore della Calabria.
IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PCdI DI REGGIO CALABRIA
Ivan Tripodi