Un concerto di una star internazionale in Calabria, si pensava a Madonna o a Steve Wonder. Era il piano delle cosche di ndrangheta del cosentino e del reggino, pubblicizzare un concerto farlocco, prendere i soldi (tanti) delle prevendite e sparire. A rivelarlo, così come riportato dal Quotidiano il pentito Francesco Galdi durante un colloquio avuto con i magistrati lo scorso 27 marzo.
«Volevamo organizzare un concerto truffa nel Reggino – spiegava il pentito – Nel senso che volevamo fare una prevendita di biglietti, raccogliere l’incasso e poi sparire». Il tutto, a suo dire, avrebbe dovuto dovuto concretizzarsi con la complicità di due noti impresari, uno cosentino e l’altro dello Stretto.
Galdi in particolare fa riferimento ad una riunione tenutasi a Scilla finalizzata a pianificare il finto concertone con protagonista lady Ciccone o un’altra star, ma, nonostante la “genialità dell’idea” alla fine non se ne fece più nulla.