È un Consiglio Comunale scoppiettante quello di oggi, con ben 18 punti all’ordine del giorno. Il fatto più eclatante si consuma però all’inizio della Seduta quando l’assessore Nostro entra a gamba tesa su Segretaria e Dirigenti dell’Ufficio Tecnico ammutolendo l’intera assise.
Secondo l’assessore alla Bellezza, nominato da qualche mese, ci sarebbe un ingiustificabile immobilismo gestionale, inefficienza nel settore tecnico-amministrativo ed indifferenza da parte della Segretaria Comunale riguardo i numerosi ritardi e problemi che avrebbero causato perdite di finanziamenti importantissimi per l’ente
Nel suo lungo j’accuse l’assessore minaccia perfino di fare un passo indietro, qualora la situazione rimanga la stessa. Alla domanda a bruciapelo del consigliere di Opposizione Lino Cangemi (FdI) riguardo il DUP, e riguardo alla possibilità di portare avanti la Programmazione, l’Assessore risponde perentorio “Con questo ufficio tecnico non si può fare niente”.
Altro momento topico del Consiglio avviene durante l’approvazione del DUP, alla richiesta di creare un Polo Museale all’interno dell’Urban Center, grande edificio nei pressi del Centro Cittadino ancora inutilizzato, è seguito un emendamento che chiedeva di destinare al Polo Museale un edificio, anche tra quelli confiscati, sicuramente più funzionale a questo tipo di proposta.
L’emendamento, presentato dalla Maggioranza, incontra però le resistenze del gruppo De.MA (che oggi saluta l’ingresso del Consigliere Adrana Vasta). Inizialmente il Consigliere Vasta chiede di valutare meglio la proposta in quanto l’Urban Center si trova in un luogo centrale e quindi rappresenterebbe una sorta di “salotto” per Gioia Tauro. Ma a sparigliare le carte ci pensa l’altro Consigliere del Gruppo De.Ma. Sabina Ventini che sottolinea come queste resistenze al polo museale siano frutto del fatto che in quell’edificio ci vogliono spostare il Centro per l’Impiego, causando un’ulteriore congestionamento del traffico in un’area già non percorribile in alcune ore del giorno.
Alla fine l’emendamento passa, senza però il voto del gruppo De.Ma.
In serata, con un intervento accorato sui Social Network, l’assessore alla Bellezza sgombera il campo da chi lo vedeva già dimissionario, dichiarando di restare in sella per cambiare le cose, ed aggiungendo che la lettera è servita a dare una scossa ed informare la Città sullo stato in cui quest’amministrazione si trova a lavorare.