Continua incessante l’attività di contrasto alla criminalità diffusa svolta dalla Polizia di Stato attraverso i capillari servizi di controllo del territorio, disposti dal Questore della Provincia di Reggio Calabria Raffaele Grassi. In 12 ore le Volanti hanno eseguito 3 arresti in città. Il primo arresto, nel pomeriggio di mercoledi, a seguito di una rapina consumata presso il supermercato CRAI di via Santa Caterina. Un soggetto, con il volto travisato e armato di un coltello ha fatto irruzione all’interno dell’esercizio commerciale, minacciando una commessa di consegnare l’incasso. L’uomo è poi fuggito a piedi. L’immediato intervento del personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha consentito di avviare una certosina attività che, anche con il contributo delle telecamere installate all’interno del supermercato e presenti nelle vie limitrofe, ha portato alla identificazione del rapinatore. L’uomo, reggino di 48 anni, è stato rintracciato nella sua abitazione ed arrestato per il reato di rapina aggravata. Durante la perquisizione domiciliare eseguita dagli Agenti delle Volanti, sulla tettoia di una veranda è stato rinvenuto un sacco nero in plastica con all’interno gli indumenti indossati dall’arrestato per effettuare la rapina.
Il secondo arresto nel pomeriggio di ieri. In via del Seminario, presso il centro di accoglienza Padre Catanoso, un soggetto molto agitato viene segnalato alla Sala Operativa della Questura. Il personale in servizio di controllo del territorio interviene immediatamente identificando un uomo di 40 anni di nazionalità rumena, pregiudicato per i reati di rapina, violenza e minacce a Pubblico Ufficiale, immigrazione clandestina e danneggiamento, pretendeva senza avere alcun titolo di dimorare presso il predetto centro. L’uomo è stato invitato dagli Agenti a lasciare il luogo ma lo stesso reagiva inveendo contro il personale e spintonandoli con violenza. Il 40enne è stato quindi arrestato per i reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Il terzo arresto alle prime ore di ieri. Le Volanti intervengono in via Gebbione, su input della Sala Operativa, presso l’abitazione di una famiglia di origine marocchine. Un uomo, sanguinante al collo, indica il fratello ancora li presente, quale autore dell’aggressione da poco subita per futili motivi. La vittima denuncia che il fratello lo aveva minacciato di morte e colpito con due seghe da legno e nuovamente l’uomo di 34 anni, regolare sul territorio italiano, tenta di aggredire il fratello ma viene bloccato dagli Agenti operanti che lo arrestano per lesioni aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale. Nella camera dell’arrestato viene eseguita una perquisizione e sopra un armadio vengono trovate le due seghe da legno con le quali aveva poco prima aggredito il fratello. Ancora una volta la perfetta sinergia tra la Sala Operativa della Questura e il personale delle Volanti ha scongiurato il verificarsi di eventi drammatici.