Nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 i Carabinieri del Gruppo di Locri hanno eseguito controlli straordinari del territorio finalizzati alla repressione dei reati attinenti le armi.
In particolare sono stati impiegati oltre 50 militari, suddivisi in 10 squadre che hanno passato al setaccio le zone più impervie ed isolate del territorio di competenza.
Sono stati effettuati numerosi rastrellamenti e perquisizioni, eseguiti anche in orari serali e alle prime luci del giorno, alla ricerca di armi e materiale esplodente. Le zone maggiormente attenzionate sono state quelle aspromontane ricadenti nei comuni di Ciminà, Sant’Agata del Biancoe Caulonia (in tutte le sue contrade e molte frazioni), ispezionando zone boschive, casolari abbandonati ed anfratti naturali.
Il massiccio impiego di personale delle dipendenti Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, coadiuvato dalla preziosa opera dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, ha consentito di:
Il citato materiale, in ottimo stato di conservazione, è stato sottoposto a sequestro per i successivi accertamenti, mentre l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione come disposto dall’Autorità Giudiziaria;
Il materiale, in ottimo stato di conservazione, è stato sottoposto a sequestro per i successivi accertamenti.
Come si ricorderà, nel tempo, tale attività ha già consentito di ritrovare numerose armi e munizioni. L’ultimo rinvenimento risale a circa un mese fa quando i Carabinieri, nel corso di un rastrellamento in località “Pianto Moleti”, sita nel comune di Ciminà, hanno rivenuto in un terreno demaniale, occultato tra la fitta vegetazione, un fucile, tipo doppietta, calibro 20 con matricola punzonata, in ottimo stato di conservazione e funzionante unitamente a nr. 89 munizioni calibro 12 a pallini.