Riceviamo e pubblichiamo
Finora gli unici dati noti e definitivi sono quelli che nelle provincie di Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia attribuiscono a Gianni Cuperlo di gran lunga il successo nelle Convenzioni per la selezione dei candidati alla segreteria Nazionale del PD.
Per conoscere il dato definitivo sulla Calabria bisogna andare oltre i dati parziali che fino a questo momento pervengono dalle altre due provincie.
Il successo di Cuperlo si configura attraverso un dato sostanzialmente omogeneo e diffuso.
Il dato odierno, oltretutto, conferma la tendenza che si era manifestata nelle precedente tornata della elezione dei segretari del PD nelle provincie calabresi.
E’ avvenuto esattamente il contrario di quanto dichiara il “ comitato pro Renzi” in una nota stampa diffusa qualche ora fa.
Infatti, soprattutto nella provincia di Cosenza il risultato è netto ed inequivoco.
E’ davvero curioso e surreale che si debba ricorrere ad utilizzare il voto registrato da Gianni Pittella per tentare di consacrare vincitore nella provincia di Cosenza Matteo Renzi .
Del resto, già la elezione a Segretario di Luigi Guglielmelli è avvenuta con il significativo apporto di molti iscritti che hanno espresso successivamente la loro preferenza per Pittella e Civati.
Si sono create così tutte le premesse perché elettori di esperienze e culture di diverso orientamento e provenienza che parteciperanno alle primarie dell’8 dicembre possano sostenere Cuperlo e bocciare in Calabria la contraddizione di quei settori del gruppo dirigente che hanno pensato di rifugiarsi sotto l’ombrello di Renzi solo per difendere rendite di potere ed autoreferenzialità.
Infatti, nel caso Renzi dovesse divenire Segretario nazionale dovrà necessariamente fare i conti in Calabria con il fatto che un vero ed autentico processo di rinnovamento politico-culturale e generazionale è stato promosso dall’area Cuperlo. Insomma, la rottamazione o il rinnovamento Renzi dovrà operarla soprattutto verso i metodi e le figure di molti tra quei dirigenti che oggi lo sostengono. I calabresi l’8 dicembre esprimeranno piena fiducia a Cuperlo, dunque, non soltanto per il sostegno al progetto di cui si fa portatore ma anche per di esprimere un dissenso nei confronti di quei dirigenti che attraverso il sostegno a Renzi vorrebbero impaludare il PD della Calabria avvolgendolo nei vizi e nelle pratiche degenerative della vecchia politica.