In questi drammatici e convulsi, nonché assurdi giorni di irrefrenabile emergenza tra un dedalo di difficoltà, occorre seguire alla lettera l’abbecedario dettatoci dalle preposte autorità e nonostante tutto, rimanere da monito Uniti. Uniti nel nome di una nazione che nelle difficoltà sa sempre emergere dalle ceneri come la mitica Fenice. Dimostrare il nostro sentimento di amor patriottico che talvolta deve tutti senza distinzioni di sorta contraddistinguerci. Nord e Sud, per una volta senza polemiche, uniti appassionatamente, sotto un vessillo di comunanza d’intenti. Perché deve il nostro pathos d’amor patrio essere enfatizzato dalle mille asperità. Ci spetta infatti un annus horribilis, per quanto concerne la già fragile ed asfittica economia ma tant’é. Ci attendiamo dall’Europa una volta tanto sostegno e solidarietà, senza spazio per le contese economiche sui decimali del Patto di Stabilità. L’unico patto è quello come Habermas disse, di essere Uniti e solidali cittadini, e, che vi sia un’economia più a misura d’uomo e solidale. In un’Europa sempre più frammentata al proprio interno e divisa da intestine lotte diplomatiche. Perché se restiamo uniti…Un giorno verrà l’alba d’un tiepido mattino e tutto andrà bene.
Francesco Grossi.