A meno di dieci giorni dalla scadenza del contratto di affidamento provvisorio del servizio di raccolta rifiuti sul Comune di Rosarno a Locride Ambiente, l’Amministrazione Comunale ha provveduto a pubblicare il nuovo bando per la gara d’appalto, tuttavia le fisiologiche lungaggini del procedimento di affidamento pluriennale inducono a pensare che si protrarranno di molto i tempi per porre rimedio e sanare l’insostenibile situazione rifiuti a Rosarno e che, visti i tempi ristretti a disposizione, alla fine, si imporrà una ulteriore proroga dell’affidamento in essere, con conseguente pregiudizio per la popolazione rosarnese che, malgrado le tasse, non usufruirà di un servizio conforme alle esigenze del vivere civile.
Ma non solo, questo stato di fatto comporterà ulteriore apprensione dei 19 ex dipendenti della Camassambiente, precedente ditta appaltatrice, con l’unica cosa certa è che, oltre alle promesse, nulla è stato compiuto nei loro riguardi. In effetti ben 19 famiglie sono state completamente abbandonate al loro triste destino da questa Amministrazione Comunale, con l’aggravante che la Società Camassa ha citato il Comune per ben 1 milione di euro quale risarcimento del danno.
Le conseguenze più gravi ancora una volta sono poste a carico di questi lavoratori, rimasti a casa per via di una incomprensibile scelta politica di non tutelare gli stessi durante il passaggio dal vecchio al nuovo affidamento del servizio di raccolta rifiuti, anche se temporaneo.
Un’amministrazione che si prefigge come uno degli obiettivi primari del proprio operato non avrebbe mai dovuto permettere questo, ossia il licenziamento senza alcuna tutela degli ex dipendenti di Camassambiente.
A ciò non valga, nel modo più assoluto, quale giustificazione del proprio operato, l’intervenuta interdittiva antimafia che ha colpito Camassambiente e che, a dire del Sindaco, ha indotto il Comune a rescindere il contratto. Difatti chiaro è stato il monito del Prefetto Di Bari, allorquando ha emesso il provvedimento in questione, il quale raccomandava agli Enti Pubblici interessati di mantenere i rapporti in essere. E ciò proprio al fine di evitare situazioni spiacevoli come quella in cui (ingenuamente?) è incorso il Comune di Rosarno.
Pertanto, riassumendo, la situazione è la seguente: una città , dal punto di vista igienico-sanitario, al collasso, tempi lunghi per ripristinare il precedente servizio di raccolta differenziata, tipico di un paese civile; plus di spesa per il conferimento dei RSU in regime di indifferenziata, e per finire, 19 famiglie (quelle degli ex dipendenti di Camassambiente) che non sanno più a quale Santo votarsi.
Con la festa dei SS. Cosma e Damiano alle porte , un altro cero, a questo punto, non costa nulla.
Consigliere Comunale di Minoranza- F.I
Enzo Cusato.