Dai privati al pubblico: il cittadino e i nuovi strumenti di azione e controllo

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In un’epoca contraddistinta dalle logiche digitali, dal web e dalle tecnologie più avanzate, il cittadino sta ottenendo la possibilità di occupare un ruolo decisamente più attivo per controllare gli aspetti burocratici della propria vita o della propria attività, e per interfacciarsi con maggiore semplicità con gli enti e le istituzioni. In altre parole, oggi la digitalizzazione dei processi ha abbattuto qualsiasi distanza, permettendoci di svolgere online una serie di operazioni che, in passato, avrebbero richiesto tanta (troppa) pazienza e fatica. Ed ecco quali sono i nuovi strumenti di azione e di controllo oggi a disposizione del cittadino.

Fisco fai da te? Oggi è una realtà

Combattere con il fisco e con i commercialisti è da sempre una lotta impari, che vede il cittadino costretto a sottostare a moduli impossibili da compilare e da comprendere, e a tariffe sempre più esose imposte dai commercialisti che, alle volte, capita anche che non sappiano assistere correttamente il loro cliente. Ed allora ecco che arriva il fisco fai da te, e la possibilità di scaricare il modulo per la dichiarazione dei redditi precompilato: stando ai dati raccolti dall’Istat, ad oggi sono circa un milione e 500.000 i contribuenti italiani che hanno presentato ‘in casa’ la propria dichiarazione dei redditi, con una media nazionale del 15% di contribuenti ‘self-publisher’. E stando ad un sondaggio condotto dalla stessa Istat, ci sono altri 400.000 italiani che hanno dichiarato di voler scaricare il modulo precompilato, sfruttando una vera e propria moda. 

Studiare lontano dai banchi di scuola

Non solo fisco, ma anche didattica. Grazie al boom delle università online, oggi i cittadini possono rinunciare allo studio ‘vecchia maniera’ presso le università tradizionali ed i loro banchi di scuola, e frequentare un corso di laurea direttamente online, sfruttando il pc e la piattaforma di e-learning. Inoltre, queste università hanno anche l’approvazione del Ministero dell’Istruzione, che permette ai loro iscritti di ottenere il riconoscimento dei CFU conseguiti presso altri atenei e la possibilità di conseguire una laurea all’avanguardia di pari valore rispetto a quelle classiche. Parliamo di un vero e proprio servizio tecnologico, che permetterà agli immatricolati di imparare a distanza attraverso le video-lezioni, seguendone le registrazioni nei momenti e negli orari liberi, senza interrompere un’eventuale attività lavorativa.

Pubbliche Amministrazioni e digitalizzazione dei processi

Mancavano solo loro all’appello del digitale: le Pubbliche Amministrazioni, grazie all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto FOIA (Freedom of Information Act), da oggi saranno digitalizzate e permetteranno ai cittadini italiani una serie di operazioni davvero veloci e semplici da svolgere, in quanto totalmente in rete. Il Freedom of Information Act permetterà ai cittadini di accedere online a tutti i dati, atti e documenti delle Pubbliche Amministrazioni: un’operazione che sveltirà un aspetto particolarmente farraginoso della Pubblica Amministrazione, e che non costerà ai cittadini un solo centesimo, essendo totalmente gratuito. Il FOIA è stato uno dei punti di forza dell’amministrazione Madia, il cui scopo è anche quello di andare incontro alle leggi europee sulla privacy e sulla trasparenza delle informazioni: un passo davvero clamoroso, considerando che è andato ad intaccare uno dei sistemi maggiormente giurassici in Italia, e che – stando alle promesse di Madia – rappresenta solo il primo passo verso un’Italia realmente all’avanguardia con l’Unione Europea.

 

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