Riceviamo e pubblichiamo
Catanzaro – Sveglia all’alba, zainetto in spalla e via alla volta di Roma.
Da Reggio Calabria, Locri, Crotone, Catanzaro, Lamezia e Rende centinaia di lavoratrici e lavoratori delle aziende del settore call center sono partiti per partecipare alla manifestazione nazionale “la notte bianca dei call center”.
Dipendenti e collaboratori di aziende calabresi quali Call&Call, Abramo Cc, Telecontact, Infocontact, System House, Almaviva, Giary Grouo – che hanno innanzi a loro ore di viaggio sui pullman organizzati dalla Slc Cgil Calabria – sfileranno per le vie della capitale per richiede interventi e misure a sostegno della tenuta occupazionale del settore.
I lavoratori, che poi raggiungeranno Piazza del Popolo, chiedono con forza il recepimento della direttiva comunitaria 23/2001, la normativa che prevede la salvaguardia occupazionale nei cambi di appalto.
Troppi i posti di lavoro persi e tanti quelli a rischio per l’assenza di regole che sta devastando il settore dei call center in outsourcing che solo in Calabria occupa 15 mila addetti.
Sarà una grande giornata.
Un altro giorno storico per il settore.
Come Slc Cgil Calabria saremo presenti in massa per le vie di Roma al fianco delle migliaia di lavoratori che giungeranno da ogni parte d’Italia. I primi dati che giungono da alcune aziende sono incoraggianti: alcuni reparti chiusi e sale vuote, a dimostrazione che i lavoratori del settore hanno ben compreso il rischio concreto che corre il comparto.
La Slc Cgil Calabria, in attesa dei dati definitivi che saranno noti solo in serata, ringrazia le migliaia di lavoratori calabresi che hanno sostenuto le nostre ragioni.