Nei giorni scorsi il neonominato Garante regionale dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale, Luca Muglia, ha incontrato Sua Eccellenza Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra.
Al centro del colloquio, richiesto dal Garante all’indomani del suo insediamento, l’auspicabile interazione tra il proprio Ufficio e la Conferenza Episcopale Calabra.
L’incontro, molto cordiale, ha toccato le problematiche che riguardano i detenuti e le difficoltà di reinserimento sociale. Tra i temi trattati la funzione, anche sociale, dei cappellani che operano negli istituti penitenziari calabresi.
Il Garante Muglia ha anticipato i contenuti della proposta di collaborazione espressamente rivolta alla Conferenza Episcopale Calabra.
Il piano in questione concerne l’individuazione di strumenti concreti che possano supportare i detenuti calabresi durante il periodo di reclusione e nella fase successiva all’espiazione della pena.
Nel corso del colloquio sono state anche prospettate le problematiche derivanti dalla riforma Cartabia e l’attuazione dei programmi di giustizia riparativa nei confronti dei condannati che richiederanno un contributo comune sia dal punto di vista culturale che sotto il profilo operativo in relazione al territorio. Mons. Morrone si è riservato di portare all’attenzione della Conferenza Episcopale Calabra l’idea progettuale che verrà formalizzata a breve dal Garante il quale, all’esito dell’incontro, si è detto soddisfatto e ha ringraziato il Presule per la disponibilità manifestata sulle tematiche affrontate.