Diocesi di Crotone su messa celebrata in mare: “Necessario mantenere decoro”

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”In alcuni casi particolari, in occasione di ritiri e campi scuola e nei luoghi di vacanza, è anche possibile celebrare la Messa fuori dalla chiesa.

Bisogna, però, prendere sempre contatti con i responsabili ecclesiali del luogo in cui ci si trova per consigliarsi sul modo più opportuno di realizzare una celebrazione eucaristica di questo genere”.

Lo afferma, in una nota pubblicata sul suo sito, la Diocesi di Crotone facendo riferimento alla Messa celebrata nei giorni scorsi, in occasione di un “Campo della legalità” organizzato da Libera, da don Mattia Bernasconi, vicario della Pastorale per i giovani della parrocchia di San Luigi Gonzaga di Milano, utilizzando un materassino come altare in mezzo al mare, con lo stesso parroco ed i fedeli in acqua.

“Soprattutto è necessario – prosegue la Diocesi – mantenere quel minimo di decoro e di attenzione ai simboli richiesti dalla natura stesse delle celebrazioni liturgiche. È necessario ricordare che la celebrazione eucaristica e, in generale, quella dei sacramenti, possiedono un loro linguaggio particolare, fatto di gesti e simboli che, da parte dei cristiani, e particolarmente dei ministri ordinati, è giusto rispettare e valorizzare, senza rinunciarvi con troppa superficialità. La Liturgia è il momento in cui s’impiegano i simboli semplici ma eloquenti elaborati in tanti secoli di vita delle comunità cristiane per rendere accessibile l’esperienza dell’incontro con Gesù Risorto e del ‘noi’ ecclesiale. Ecco perché è richiesta per la celebrazione anche una certa forma. È evidente che curare soltanto la forma non assicura l’autenticità di un gesto liturgico, . ma non si tratta di una dimensione da trascurare.
“Si sono colte, comunque – è detto ancora nella nota – tutta la bellezza e la serietà dell’esperienza vissuta da questi giovani, che hanno scelto il nostro territorio per impegnarsi in un campo di volontariato e interrogarsi sul tema della legalità.
Una scelta da apprezzare e per la quale essere grati. Questi giovani hanno arricchito con la loro presenza la nostra terra e hanno vissuto un momento di crescita che inciderà anche nei luoghi della loro vita quotidiana”

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