Cosenza – Cinquantuno dipendenti, lavoratori della Casa di cura di San Bartolo Misasi, si sono incatenati per protesta davanti all’ingresso di piazza Crispi, dopo il mancato accoglimento delle richieste dei sindacati a conclusione della trattativa avviata per salvare dal licenziamento 51 dipendenti.
Secondo quanto riferiscono le sigle sindacali, la società ha confermato la propria indisponibilità a fare passi indietro.
La Regione Calabria – ha dichiarato Ferdinando Gentile dell’Usb – nonostante le interlocuzioni e le richieste di intervento, al momento, non ha prodotto nessun atto concreto utile a scongiurare i licenziamenti.
La situazione è stata portata all’attenzione della terza Commissione Sanità della Regione Calabria, con una richiesta di convocazione urgente, rispetto alla quale si rimane in attesa di un positivo riscontro”. I lavoratori rimarranno in presidio permanente.