Ha causato una morte evitabile omettendo di mettere in sicurezza la strada e trascurato le ripetute richieste d’intervento da parte del Comune e la Prefettura di Reggio Calabria. In un anno, grazie alla tenacia dei familiari della vittima e di Studio 3A, è completamente mutato il destino del procedimento penale a carico della funzionaria della Provincia di Reggio Calabria Domenica Catalfamo per il decesso di C. Z., 67 anni, di Montebello Jonico: da un’istanza di archiviazione da parte del Pm, dott.ssa Sara Amerio, si è passati a un’articolata richiesta di rinvio a giudizio, in relazione alla quale il Gip, dott. Antonino Laganà, ha fissato l’udienza preliminare per il 9 marzo 2018.
Sul caso è intervenuto il Dott. Ermes Trovò, Presidente di Studio 3A, società convenzionata con l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” «È un’altra risposta importante alle istanze di verità e giustizia dei nostri assistiti che ripaga i loro e i nostri sforzi e la bontà del nostro lavoro; abbiamo sempre creduto nelle nostre ragioni e non potevamo accettare le dichiarazioni quasi offensive da parte di chi, a dispetto di ogni evidenza, descriveva quella strada come la più sicura del mondo
«Ma la nostra speranza – conclude Trovò – è anche quella che, di fronte a quest’ulteriore presa di posizione della Procura, l’Amministrazione provinciale si decida finalmente a mettere mano a quella maledetta strada, in cui a tre anni di distanza dalla morte di una persona nulla è cambiato: la Sp 22 oggi si trova nelle stesse condizioni disastrose che hanno avuto un ruolo determinante nella tragedia e il rischio di altri drammi è sempre dietro l’angolo».
«Ritengo di poter affermare – dichiara Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – che la vicenda in questione restituisca due verità molto importanti. La prima è la più significativa: si apre una stagione in cui anche in Calabria, e grazie a Studio 3A, chi ha responsabilità riferibili alle condizioni della strada dovrà svolgere il proprio dovere nel miglior modo possibile in qualsiasi Ente opera».
«La seconda – continua Pugliese – è meno significativa ma non meno importante: l’Associazione ha adoperato una buona scelta quando ha stretto una convenzione con Studio 3A. Noi riteniamo che sulla S.S.106 sia necessario un ammodernamento ma nel frattempo gli automobilisti debbono rispettare le regole e gli Enti coinvolti (tutti), devono fare il loro dovere: perché le vittime si evitano spesso anche con una buona manutenzione, con interventi necessari di messa in sicurezza e con interventi eseguiti bene».
«Questo caso – conclude Pugliese – mi consente di esprimere grande apprezzamento per il lavoro svolto da Studio 3A ma, soprattutto, mi permette di dire a quanti operano in tutti gli Enti che hanno responsabilità una cosa molto chiara: sulla S.S.106 la ricreazione è finita. Sono certo che non ci sarà bisogno di suonare la campanella. Lo voglio sperare».